Da un’inchiesta pubblicata da ItaliaDonna.it, emerge la condizione più attuale che vede le donne rivolgersi sempre più spesso al telelavoro con risultati spesso molto soddisfacenti.
Questa inchiesta divide il telelavoro in tre tipologie principali:
- Telelavoro domiciliare: Svolgimento di un’attività da casa, utilizzando soltanto il telefono. E’ il lavoro svolto dagli addetti alle televendite, dai ricercatori di mercato, dagli organizzatori di fiere e convegni e dagli agenti immobiliari.
- Telelavoro mobile: Questo tipo di attività fa uso essenzialmente di telefonini e computer portatili. E’ idoneo per i liberi professionisti, come venditori e addetti all’assistenza tecnica, che in questo modo possono collegarsi con la società madre in qualunque momento.
- Telelavoro remoto: Si tratta di centri telematici, in grado di fornire i servizi tecnologici più sofisticati.
Le cifre che emergono in Italia sono: 40 000 lavoratori con contratto, 250 000 lavoratori senza contratto.
Tra i lavoratori senza contratto rientrano ovviamente tutti quelli che hanno trovato una buona fonte di reddito in molte attività online che vengono remunerate direttamente con assegni o bonifici diretti. Non c’è infatti bisogno per queste occupazioni di un contratto ma di una semplice ritenuta d’acconto o sopra un certo limite della partita iva.
Le nuove tecnologie informatiche hanno reso possibile la trasformazione, l’elaborazione e la trasmissione delle informazioni a distanze notevoli, in tempi brevissimi. Questo consente di ridurre gli spostamenti fisici dei lavoratori, in quanto le loro capacità possono essere facilmente trasferite attraverso i nuovi strumenti multimediali.
Non tutte le professioni sono state investite da questa recentissima rivoluzione tecnologica, tuttavia ci sono molti campi, che oggi sono destinati a subire numerosi cambiamenti, per quanto concerne l’organizzazione del lavoro e delle risorse umane.
Il settore dei servizi è quello, che risulta maggiormente influenzabile dalla microelettronica, avendo per oggetto il trattamento, a vari livelli dell’informazione.
D’altronde i processi di globalizzazione dell’economia e di gestione dell’informazione, rendono quasi indispensabile l’ausilio di queste nuove tecnologie, dal momento che il volume d’affari di una compagnia, è tale da coinvolgere contemporaneamente molte parti del globo. Fenomeno, anch’esso, destinato a crescere, ad assumere proporzioni sempre più significative. Dovendo tener conto di questa inarrestabile tendenza, pena l’esclusione da quello, che è divenuto un unico mercato mondiale, il telelavoro, in tutte le sue forme, costituisce un’importante strumento per gli operatori economici.
L’introduzione del telelavoro, inoltre, ridurrebbe fortemente i costi di gestione di un azienda di servizi, e consentirebbe a nuove categorie di persone, di entrare nel mondo del lavoro, pur avendo situazioni personali, che non concedono loro un elevata mobilità. In particolare, le mamme e i disabili ricaverebbero notevoli vantaggi dalla diffusione del telelavoro domiciliare. Non solo, ma anche gli studenti universitari potrebbero ricorrere a questo tipo d’impiego, senza dover rinunciare a frequentare le lezioni, potendosi, eventualmente, emancipare dalla famiglia in tempi più brevi.