Lauree cum laude, specializzazioni e tanta voglia di avere un lavoro, sia pur precario: dovevano diventare i novelli 007 del Fisco italiano, idonei alla selezione pubblica per l’assunzione con contratto di formazione e lavoro di 1.500 funzionari dell’Agenzia delle entrate, bandita nel 2005 e conclusa nel giugno 2006, ma si sono ritrovati con l’amaro in bocca per la scelta dell’Agenzia di reclutare 500 nuovi segugi tramite una nuova selezione. Questo nonostante le graduatorie fossero valide fino alla fine del 2007 e la Finanziaria per il 2007 abbia prorogato la validità di queste liste al 31 dicembre 2008. Si ritengono «i migliori», quelli che i vertici dell’Agenzia delle entrate cercano per stanare gli evasori, aprire un varco nell’economia sommersa. «Le graduatorie – spiega Antonello De Vito, torinese, idoneo nella graduatoria del Piemonte – fanno la differenza fra l’assunzione e l’idoneità anche per una manciata di centesimi di punto. C’è gente che in altre Regioni è stata assunta con un punteggio inferiore al mio». Per esempio, l’ultimo degli assunti in Lombardia ha la votazione di 47,23, 49,82 nel Lazio, mentre l’ultima della Toscana è a quota 50,42 e in Emilia Romagna 50,69. C’è chi si sente vittima di una selezione a cavallo fra due Legislature.
E il tempo è tiranno, visto che viene automaticamente eliminato dalle liste chi compie i 32 anni. «Ci sono graduatorie che durano una vita – dice Rosanna Lovero, napoletana, idonea nella graduatoria del Veneto, laureata con 110 e lode in Giurisprudenza e specializzata in Professioni legali – perchè la nostra non dura nemmeno i 18 mesi di rito?». (continua)