Diciamocelo chiaro, non è per niente chiaro. Cosa? Perché questi taxisti scioperino e protestino. Liberalizzazione in Italia è ancora una parola oscura. Provo a darne una spiegazione elementare sulla realtà che conosco: Milano. Nel 1997 un conoscente compra una licenza per fare il tassista: CINQUANTA milioni. Io mi chiesi se era sano di mente o se volesse fare lo sbruffone. Era proprio vero. Cinquanta milioni per un lavoro che nel resto d’Europa e del mondo si fa quando si arriva proprio al capolinea della vita professionale, quando ti licenziano in tronco a 40 anni e non trovi altro.
Dopo questa considerazione, cominciai a notare le cifre che mi venivano richieste per le corse in taxi. Non l’avevo fatto prima perché erano rimborsate dalla società per cui lavoravo, semplicemente non ci facevo caso. Tra le migliori, di cui potrei all’occasione esibire la ricevuta, ricordo un viale Abruzzi – Aeroporto di Linate per 80.000 lire con la motivazione “tariffa serale” e un Malpensa-viale Abruzzi per 160 euro, in pieno giorno. Le tariffe per gli aeroporti si sà che sono più alte… ma non sono un tantinello esagerate? Fin qui, quindi, ben venga la liberalizzazione e tariffe più appropriate al servizio reso. Altrimenti conviene chiamare l’idraulico per farsi portare all’aeroporto 😉
Quello che però continua a farmi pensare è la questione delle licenze. Uno fa l’investimento, cinquanta milioni per accedere a una casta di pochi eletti e dal giorno dopo possono accedervi tutti e senza pagare nulla. Equivale più o meno a buttarli nella pattumiera. D’altra parte però penso… un po’ saranno rientrati di questi cinquanta milioni, magari facendo pagare 7 km scorrevoli (viale Abruzzi – Linate di notte) quasi 50 euro, totale della corsa 15 minuti? Perché signori, qui fanno 200 euro all’ora e si vergogna a chiedermeli anche l’idraulico se lo chiamo di domenica 😉
Per le licenze, la questione era togliere questa assurda gabella una volta per tutte. Purtroppo, come nei saldi, c’è un giorno prima in cui gli articoli sono a prezzo pieno e un giorno dopo in cui sono al 50%. Da qualche parte bisognava cominciare. Ma è proprio giusto farlo così?
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L’articolo che abbiamo scelto: Corriere della Sera, 31 maggio 2007
Taxi, sciopero confermato. «10 mila a Roma» L’agitazione è prevista per giovedì, ma si segnalano già i primi stop a Ciampino e Fiumicino. Tassisti in protesta contro il ddl liberalizzazioni. I rappresentanti sindacali di categoria hanno confermato lo sciopero di giovedì per protestare contro le nuove misure per il settore previste nel disegno di legge in discussione in Parlamento. «Abbiamo chiesto al governo – ha detto Lorenzo Bittarelli dell’Uritaxi – di sospendere il dibattito parlamentare sul trasporto pubblico affinché ci sia il tempo per una concertazione. Non hanno accontentato le nostre richieste». Intanto, ha detto il sindacalista, si stanno già riunendo le prime assemblee spontanee a Ciampino e a Fiumicino con primi ‘stop’ dei tassisti.
MANIFESTAZIONE – I sindacati che rappresentano la categoria preannunciano un’alta adesione allo sciopero. Secondo le stime di Taxi Italiano «il fermo riguarderà circa 30.000 auto pubbliche e tassisti aderenti sia a Taxi Italiano, sia a tutte le organizzazioni di rappresentanza unite per la prima volta in piazza». Una manifestazione sarà organizzata a Roma, dove, secondo Uritaxi, convergeranno almeno 10mila tassisti.