Da ‘fratello di’ a ‘cugino di’: “Tutte assunzioni pilotate”
Con accuse che vanno dal voto di scambio all’abuso d’ufficio sono finiti sotto inchiesta il sindaco di Carini e altre 14 persone. Avrebbero pilotato le assunzioni in comune, al consorzio rifiuti e in un ipermercato
il martelletto del giudice Palermo, 6 giugno 2007 – Il sindaco di Carini, un assessore, un consigliere comunale, qualche funzionario e il titolare di un’agenzia di lavoro interinale.
Scoppia una nuova «parentopoli» alle porte di Palermo con accuse che vanno dal voto di scambio all’abuso d’ufficio. Sotto inchiesta il primo cittadino Gaetano La Fata, e altre quattordici persone. Secondo i sospetti, avrebbero pilotato le assunzioni nel Consorzio per i rifiuti Palermo 1, nell’amministrazione e anche in un ipermercato cittadino, senza neanche presentare il curriculum.
Nei loro fascicoli personali solo l’annotazione «Fratello di», «Cugino di». Tutti parenti e amici di alcuni amministratori di Carini e di alcuni funzionari comunali, assunti dopo le elezioni del 2005 che decretarono per la seconda volta il successo del centrodestra con la rielezione del sindaco di Forza Italia.
Il sostituto procuratore, Laura Vaccaro, ha notificato 15 avvisi di garanzia, uno dei quali destinato a Orazio Giordano, titolare della società di collocamento privato «Temporary». Nello stesso tempo i carabinieri hanno perquisito anche la sede del municipio sequestrando una gran mole di documenti, fra i quali gli elenchi di un centinaio di persone, aspiranti lavoratori, con l’annotazione di parentele e amicizie.
Il primo cittadino si difende: «Ho ricevuto un avviso di garanzia per abuso d’ufficio e il mio legale non è ancora riuscito ad accedere agli atti. Non ho mai chiesto voti in cambio di posti di lavoro. Faccio il sindaco da 7 anni e in questo periodo ho ricevuto al Comune migliaia di persone che erano in cerca di occupazione. Laddove ho potuto, nel rispetto delle leggi, ho cercato di aiutare chi aveva bisogno. Continuerò a farlo».
Fonte: Quotidiano.net , 6 giugno 2007