Interessante articolo di Giovanna Mezzana su Il sole 24 ore che fa un’analisi abbastanza puntuale delle cause di mancanza di manodopera e conseguenti posti vacanti in un settore che in Italia dovrebbe essere tra quelli di eccellenza.
Il Centro-Nord deve attingere dal Sud Italia e soprattutto dal bacino dei lavoratori stranieri per soddisfare il fabbisogno di personale estivo nel settore turistico. Unioncamere (indagine Excelsior) prevede che nel 2007 le imprese delle quattro regioni del Centro-Nord assumano circa 23mila lavoratori stagionali nel comparto turistico.
Il dato è relativo ai dodici mesi, ma l’80-90% dell’offerta di lavoro è assicurata dalle zone della riviera adriatica e della costa toscana che vivono della ciclicità estiva, oltre che dai capoluoghi di regione (Bologna e Firenze soprattutto).
A Rimini sono 5mila i contratti “licenziati” dall’associazione degli albergatori che gestisce le pratiche di 420 imprese, ovvero un terzo delle strutture ricettive del territorio. Il 60% dei contrattualizzati è rappresentato da lavoratori non italiani che provengono in larga parte da Romania e Polonia: sono impiegati come camerieri ai piani e in sala. In cucina (come capo-cuochi o aiuto-cuoco) e alla reception c’è ancora una certa tenuta dei lavoratori italiani provenienti dal bacino locale e dal Sud.
«Reperire professionalità adeguate per le nostre imprese, che sono piccole e quindi improntate sulla versatilità del personale, è sempre più difficile – nota Gabriele Bucci, direttore associazione albergatori di Rimini -. Riscontriamo disaffezione al lavoro alberghiero da parte degli italiani che preferiscono lavorare come assistenti bagnanti o nei locali notturni, impieghi considerati più trendy». Anche sulla costa toscana gli stranieri cominciano a rimpiazzare gli autoctoni, ma in maniera assai meno marcata rispetto all’Emilia: «C’è difficoltà a reclutare personale locale disponibile a lavorare negli stabilimenti balneari e a coprire i turni di lavoro dopo le 20: negli alberghi, bar e disco-pub – commenta Umberto Sarto, vicedirettore di Confcommercio Massa-Carrara -. I giovani con diplomi di qualifica trovano lavoro altrove: nella provincia apuana le strutture sono piccole e non possono offrire contratti di quattro-cinque mesi».
In generale le figure più richieste sono i commerciali da front-office di livello avanzato: «Devono essere in grado di gestire anche 150 contatti giornalieri tra email e telefonate – spiega Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia Romagna – avere abilità relazionali, ragionare in termini di offerta, essere in grado di far leva sulla psicologia del cliente: per questo sono richiesti i giovani delle Università degli studi turistici». Secondo alcune agenzie fornitrici di lavoro temporaneo (Temporary spa, Quanta Agenzia per il Lavoro, Kelly Services, Adecco Italia spa) molte opportunità di impiego stagionale sono offerte anche dalla Gdo.