Riportiamo l’nteressante analisi a firma di Massimiliano Bona, apparsa sul Sole 24 ore del 12 Settembre 2007, sul trattamento contrattuale e i contributi delle baby sitter nell’Ato Adige.
Grazie a un emendamento alla legge finanziaria 2007 sostenuto dai parlamentari altoatesini e trentini le Tagesmütter, figura assimilabile alle assistenti domiciliari all’infanzia massicciamente presente in provincia di Bolzano, sono state ammesse per la prima volta al pagamento dei contributi previsti per le colf.
Secondo la vicepresidente della giunta altoatesina Luisa Gnecchi si tratta di un rilevante salto di qualità a livello di garanzie previdenziali per una figura in costante crescita, che Bolzano aveva già regolamentato con la legge 8/1996.
Di fatto, grazie al comma 793 introdotto nella legge finanziaria statale, le Tagesmütter, che svolgono la propria attività presso il loro domicilio – occupandosi di uno o più bambini – e, quindi, non come i collaboratori familiari presso il domicilio della famiglia committente, potranno godere d’ora in avanti della stessa forma contributiva prevista per questi ultimi. «Grazie a questa norma – sottolinea la Gnecchi – è stata offerta una possibilità concreta per facilitare l’accesso alla professione e allargare l’offerta per le famiglie di assistenza all’infanzia.
Per le Tagesmütter c’è la sicurezza della pensione e la politica dispone di uno strumento in più per contrastare il lavoro nero».
La sede Inps di Bolzano, nel frattempo, ha effettuato un’indagine, dalla quale è emerso che la professione delle Tagesmütter è esercitata in Alto Adige da 1.229 donne, delle quali 714 d’età compresa tra i 45 e i 50 anni e 515 fra i 51 ed i 60 anni.
Il direttore dell’Inps Antonio Giuseppe Morciano ha chiarito che queste «assistenti all’infanzia» potranno essere assicurate relativamente alle ore svolte e in base al compenso orario percepito dichiarati dalla cooperativa di cui sono socie o dal nucleo familiare per cui operano.
Con 24 ore settimanali, ovvero con 52 settimane di lavoro annue, verrà garantita la piena copertura assicurativa, che dà diritto all’assistenza sociale per malattia, maternità e disoccupazione. «Grazie a questa norma – spiega Morciano – si allarga di fatto la platea dei lavoratori con assicurazione previdenziale che potranno percepire una pensione».
Nel 2006 in Alto Adige tre cooperative di Tagesmütter hanno messo a disposizione 579 posti-bambino presso 29 microstrutture. Alle cooperative in questione sono iscritte 190 assistenti domiciliari per l’infanzia, di cui 124 effettivamente operative, che hanno superato il corso abilitante (almeno 450 ore) e hanno seguito 850 bambini.
Per quanto attiene l’indice di copertura per bambini nella fascia 0-3 anni attualmente si raggiunge il 7,1% dei posti teorici. Secondo il piano sociale in fase di definizione entro il 2009 dovrebbe essere raggiunto un indice di copertura del 12,5% e del 15% entro il 2015.
Secondo i parametri europei di Lisbona l’indice a cui bisognerebbe puntare è il 33 per cento.
Fonte: Il Sole 24 ore, 12 Settembre 2007