Riportiamo di seguito il comunicato stampa con cui è stato annunciato lo sciopero generale del 9 Novembre dai Cobas, confederazione dei comitati di base.
Il Protocollo del 23 luglio, concordato tra il governo Prodi e i sindacati amici Cgil-Cisl-Uil e riguardante precarietà, pensioni e stato sociale, porta un micidiale attacco alle condizioni di vita e di lavoro di salariati/e, pensionati, precari, giovani, disoccupati, massacra definitivamente le pensioni e vuole rendere eterna la precarietà del lavoro e di vita per milioni di persone, proseguendo sulla nefasta linea del liberismo berlusconiano e della convinta e amichevole alleanza con il padronato.
Il Protocollo va cancellato tramite una lotta ampia e una grande mobilitazione sociale. Invitiamo i movimenti sociali, le reti, le organizzazioni e i singoli che intendono battersi contro la distruttiva politica economica e sociale del governo Prodi, a lavorare insieme a noi per generalizzare e diffondere su tutto il territorio nazionale lo Sciopero Generale che, insieme a CUB, SdL e altre organizzazioni sindacali, abbiamo convocato per l’intera giornata del 9 novembre.
Lo Sciopero Generale di tutte le categorie pubbliche e private è indetto contro l’Accordo del 23 luglio, per la redistribuzione del reddito, la difesa ed il rilancio del sistema previdenziale pubblico e dello stato sociale (scuola, sanità, casa, trasporti), l’aggancio delle pensioni alle dinamiche retributive e inflattive, per salari europei, rinnovi contrattuali veri, lavoro stabile e tutelato e diritto al reddito, contro la guerra e per il taglio drastico delle spese militari.
Durante lo sciopero in decine di città italiane si svolgeranno manifestazioni di piazza.