Avevamo già parlato qui di Vanni Santoni. Ce l’aveva segnalato una sera erbaviola, mentre si parlava di precariato. “Siamo tutti precari esistenziali, solo pochi sono precari esistenzialisti e uno è Vanni Santoni” aveva detto. Così è capitato che ci siamo tutti trovati con lo stesso blog da leggere ogni giorno e lo stesso libro sulla mensola; una penna notevole, impossibile non innamorarsi dei suoi personaggi precari e ritrovarsi in breve Sarmigezetusa-dipendenti.Poteva perdersi nella miriade di scrittori più o meno bravi che inviano opere a piccoli e grandi editori, opere che raramente vengono lette. Poteva farsi buggerare da qualcuno di quei trafficoni che spacciandosi per editore chiede un pagamento per la pubblicazione dell’opera. Fortunatamente invece Vanni usa la rete. Apre un blog, nel 2004, Personaggi precari. Da lì darà vita a 2124 personaggi, pubblica su diverse riviste online e si fa conoscere tra manifestazioni, scrittura collettiva e altri blogger.
A distanza di quattro anni, di tanto impegno ‘gratis’ (così lo vedono quelli che vorrebbero pubblicare Harry Potter in una settimana e ritrovarsi con l’assegno in tasta il giorno dopo) e di soddisfazioni nel veder apprezzato quello che scriveva, arriva il successo. Dapprima discreto, esce il libro che raccoglie buona parte dei personaggi precari, ma a distanza di pochi mesi, la svolta.
Da ieri, i personaggi precari di Vanni Santoni vengono pubblicati quotidianamente sull’edizione toscana del Corriere della Sera. Non stiamo a sottolineare l’invidia per i lettori fiorentini!! Ma c’è di più, è in uscita anche il suo primo romanzo: Gli interessi in comune. Nientemeno che per Feltrinelli.
Crederci e perseverare. E’ questa la formula magica? Qui, nei saluti e ringraziamenti, potete leggere la storia completa e scaricare il primo libro dei personaggi precari, quello ormai storico, ora in pdf sotto licenza copyleft.