Con una mossa che ha spiazzato parecchi, consulenti compresi, il Ministro Brunetta ha fatto pubblicare sul sito del Ministero le consulenze relative al 2006 . Si leggono cifre da capogiro, decisamente discutibili nella gran parte dei casi. Riassume Il Sole 24 Ore in un articolo di oggi:
Di 396 maxi consulenti, ben 276 hanno ricevuto l’incarico da regioni e autonomie locali mentre altri 70 hanno ricevuto il lavoro dal servizio sanitario nazionale.
La maggior parte dei consulenti, il 38,39%, ha ricevuto un compenso compreso tra 501 e 2.500 euro nel 2006 . Il 21,32% fino a 500 euro; il 15,86% da 2.501 euro a 5 mila; l’11,92% da 5.001 a 10 mila euro; il 5,39% da 10.001 a 15mila euro; il 6,46% da 15.001 a 50mila euro e lo 0,51% da 50.001 a 100mila euro.
Così scopriamo per esempio, dalla tabella 5, che il servizio sanitario nazionale, invece di investire in macchinari e personale ha speso in consulenze ben 33.725.283,06 per "Attività legali, consulenze contabili, studi di mercato e sondaggi" Essendo sia i legali che i contabili che gli amministratori già stipendiati dal Ministero della Sanità, ci si chiede a questo punto se non siano inutili i loro stipendi visto che bisogna poi spendere 34 milioni di euro in consulenze solo per questi comparti.