L’iniziativa parte da Caserta. Circa un centinaio di precari stanno approntando un ricorso contro i tagli dei recenti decreti, imputati di mettere per strada migliaia di lavoratori a tempo determinato della scuola, i famosi “precari”. Secondo l’avvocato Ciro Centore questi tagli infatti violano la Costituzione.
Questa incostituzionalità deriverebbe dal riconoscimento di un diritto all’insegnamento acquisito in lunghi anni di servizio, seppure a tempo determinato. (Violazione dell’articolo 3, 4 e 97 della Costituzione).
L’avvocato Centore inoltre mette in dubbio il principio di “ragionevolezza” della legge che deve essere alla base di ogni riorganizzazione dell’apparato burocratico amministrativo. Ciò violerebbe la Costituzione che pone invece dei limiti ad ogni azione legislativa e governativa nel mondo del lavoro. Tra queste violazioni c’è anche una palese discriminazione tra lavoratore a tempo determinato e indeterminato, nonché una ulteriore violazione di alcuni principi stabiliti dalla Corte Europea in materia di precariato e lavoro a tempo determinato.
Appare quindi un futuro in cui, sulla scia dell’avvocato Centore, il Tar Lazio verrà sommerso di ricorsi. Il passaparola è già partito tra i precari delle graduatorie della Pubblica Istruzione.