Recensione di Grazia Cacciola
Le faremo sapere è una frase che ci siamo sentiti dire tutti. Oggi è il titolo di un divertente libro a firma di Massimo Famularo, che alla faccia del ‘le faremo sapere’ l’ha anche autoprodotto. L’ho letto in anteprima e mi ha divertita, su alcune pagine ho riso di gusto. Dà una bella panoramica sull’attuale mondo del lavoro e lo fa con uno stile leggero, vagamente cinico ma senza sconfinare mai nel pessimismo noioso che contraddistingue alcune pubblicazioni simili.
Ho scelto di seguito due brani che mi hanno regalato due belle risate. ‘La libera professione‘ la cui chiusura è terribilmente realistica ma riassume in poche battute quale sia la realtà dell’essere un libero professionista. Il secondo riguarda invece un problema con cui prima o poi ci si scontra tutti: l’ottusità dei selezionatori. Altrettanto terribile e duramente realistica.
L’acquisto è alla portata di tutti: 0,99 euro scaricandolo online, 9,00 euro per riceverlo in brossura a casa (il tutto ordinabile da qui)
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La libera professione
Primo Teorema sull’orario di lavoro nelle professioni libere: posto che al ritardo nell‟orario di ingresso esiste un limite finito [prima o poi devi iniziare], mentre non esiste un limite a quello di uscita, la durata del lavoro tende all’infinito.
Un importante corollario recita che il professionista quando è libero è solo un disoccupato che non sa ancora di esserlo. In effetti a partire dagli inizi, in cui bisogna farsi il culo per affermarsi, fino a quando non si può smettere di lavorare perché i risparmi e l’ipotetica pensione non bastano a sopravvivere, libero è decisamente il meno indicato degli aggettivi.
Esistono svariati modi per avere successo nella libera professione: si può ereditare uno studio avviato, sposarne il titolare o il figlio del titolare, sfruttare amicizie politiche o malavitose oppure (ma qui è necessaria una certa prestanza fisica) concedersi carnalmente a un elevato numero di persone
tra clienti, altri professionisti, politici etc.
A dispetto della parità dei sessi pare che le donne incontrino minore difficoltà nel mettere in pratica l’ultima tecnica. Intendiamoci, esistono anche casi di giovani capaci e intraprendenti che si sono affermati con le proprie sole forze, tuttavia non verranno considerati in questa trattazione perché, insieme ai rapimenti degli ufo e certi tipi di miracoli rientrano tra quei fenomeni su cui la scienza ufficiale preferisce non pronunciarsi.
Il colloquio di lavoro
-Mi dica, lei non è di Milano vero?
Bionda, abbastanza carina e giovane. Con ogni probabilità è una dell’ufficio del personale.
-Non c’è scritto nel curriculum? Sa leggere? Verrebbe da dire.
Naturalmente è meglio: -No, ma ho studiato qui -Detto con un sorriso.
-Ah. Avrebbe problemi a trasferirsi qui per lavoro?
-Ma cribbio, sono già quattro anni che ci vivo! Anche se, come è probabile, il mio curriculum neanche lo hai letto, ti ho appena detto che ho studiato qui. – sarebbe la risposta più naturale, ma poi ovviamente:
-No, assolutamente nessuno.
-Bene. Qual è il titolo della sua tesi?
-La fiscalità nelle operazioni di finanza straordinaria: Il caso…
-Mmmm, interessante. Saprebbe dirmi cos’è un levereged buy out?
-Certo. Si tratta di un particolare tipo di acquisizione…
-Va bene così, lasci perdere. Qual è il suo colore preferito?
-Come prego?
-Il suo colore preferito
Un attimo di sincera perplessità.
-L’arancione, credo…
-Benissimo, per ora è tutto. Le faremo sapere. Arrivederci.
Valutazione: scarsamente affidabile, dalla preparazione incerta e frammentaria, troppo attaccato alla famiglia per trasferirsi.
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Brani tratti da:
“Le Faremo sapere” di Massimo Famularo
ISBN: 978-1-4092-0377-3
Stampato: 81 pagine, 15.24 cm x 22.86 cm, rilegatura termica, B/N inchiostro interno, Euro 9,00