«Il rischio che 60.000 lavoratori del comparto auto, in Italia, restino a casa, se non ci sarà un intervento del governo, è reale». Lo ha detto l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, a proposito dei timori espressi dai sindacati sull’occupazione del settore. Marchionne ha parlato entrando all’Unione Industriale dove si tiene la riunione del consiglio direttivo sulla crisi economica. «Dal governo ci aspettiamo un intervento per tutto il settore dell’Auto, che sta vendendo il 60% in meno dell’anno scorso», ha aggiunto Marchionne.
«Non si tratta di aiutare la Fiat, ma di fare ripartire un intero comparto produttivo e tutta l’economia», ha aggiunto Marchionne. Quanto alle affermazioni del ministro Roberto Calderoli sull’intervento del governo, Marchionne si è limitato a dire: «Sono d’accordo, il sostegno deve essere dato a tutto il settore».Lo stillicidio della cassa integrazione, d’altra parte, continua: le presse dello stabilimento di Mirafiori chiuderanno tre settimane, dal 23 febbraio al 15 marzo, resteranno a casa tutti i 600 lavoratori (519 operai e 83 impiegati). E aziende dell’indotto pensano di chiudere, come la multinazionale Valeo, che nel torinese ha due fabbriche con 600 dipendenti e potrebbe chiuderne una.
VIA: La Stampa