Come promesso e in seguito a molte richieste pervenuteci dai lettori, abbiamo pubblicato una guida alla partita IVA, utile per chi vuole valutare di mettersi in proprio. La guida è a disposizione sia partendo da questo post, che nel menu di fianco, alla voce ‘Le guide di Bloglavoro’.
Dal punto di vista fiscale si definisce IVA (Imposta sul valore aggiunto disciplinata dal DPR 633/72) l’imposta che si applica sulle cessioni di beni, e sulle prestazioni di servizi, eseguite in Italia, da tutti i titolari di Partita IVA, e che di fatto paga il consumatore, in percentuale del 20% del bene servizio acquistato.
Quella del 20% è l’aliquota generica, quella più diffusa su beni e servizi. Tuttavia la legge prevede anche delle aliquote pari al 4% (ad esempio sper tampa e attività di legatoria di giornali, libri e periodici o il Canone abbonamento) e altre ancora del 10% ( per medicinali, acqua birra, spettacoli teatrali).
Per i titolari di partita IVA, l’IVA è neutra, cioè non è né un costo né un ricavo in quanto essi compensano l’IVA che devono al fisco, con l’IVA che hanno pagato ai loro fornitori nell’acquistare beni o servizi.
Come cominciare?
Per aprire una partita Iva è necessario recarsi presso l’ufficio Iva o l’Ufficio delle entrate di competenza (in base al proprio domicilio fiscale) compilare e presentare una dichiarazione entro 30 giorni dall’inizio dell’attività o della costituzione della società, per far questo si utilizza:
– il modello AA9/7 (di colore rosso) se si decide di intraprendere l’attività in forma di ditta individuale
– il modello AA7/7 (di colore marrone) se si decide di intraprendere l’attività in forma societaria. In questi modelli, che vengono distribuiti presso l’Ufficio, sono richiesti dati anagrafici e dati relativi all’attività da esercitare. Cliccando qui potrete comunque scaricare i fac simili di l modelli e relative guide allacompilazione
Il lavoratore può optare tra diversi regimi contabili dal più semplice (forfettario, adatto a chi inizia un’attività e presume un volume d’affari molto basso) al più complesso (contabilità ordinaria) e deve essere assistito nella gestione della contabilità da un consulente per le incombenze richieste dalla legge.
I lavoratori con questo tipo di contratto, eccetto i liberi professionisti iscritti agli Albi professionali, devono iscriversi alla Gestione Separata Inps e versare ogni mese un contributo pari al 23,50% e devono anche essere assicurati all’ Inail. L’iscrizione alla Gestione Separata da diritto ad alcune prestazioni erogate dall’Inps come:
– indennità di maternità
– indennità di malattia solo in caso di ricovero ospedaliero
– assegno per il nucleo familiare
Operatività specifica:
- Le operazioni soggette a IVA
- Operazioni esenti da IVA
- Adempimenti e moduli
- Prestazione d’opera e consulenza
- Quando conviene aprirla
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