Aprire una parafarmacia sembra l’ultima moda e sembra davvero facilissimo, oltretutto con una popolazione di malati immaginari come quella italiana, ai quali ciò che prescrive il medico non sembra mai abbastanza.
Sentiamo però la testimonianza di Giuseppe, titolare di una parafarmacia, laureato in Farmacia e con alle spalle 10 anni da Informatore Scientifico del Farmaco. Giovanni, conoscendo bene la realtà, ha aperto una parafarmacia e spiega nel dettaglio di quali sono i reali costi di gestione e le difficoltà che si devono affrontare.
“Sono un farmacista (laureato e non titolare) che ha voluto intraprendere la “nuova strada” della Parafarmacia.
Ho lavorato anche come informatore per 10 anni, Vi metto a disposizione le mie esperienze, e le verità che nessuno dice sulle parafarmacie, maturate in due anni di apertura.
Spesso me lo chiedono e sto notando che anche su questo sito se ne parla, per cui, dirò in due punti perché non aprire una Parafarmacia (o aprire fate voi).
1) Il 90%delle parafarmacie è aperta da farmacie (figli, nipoti, ecc.) per cui possono applicare sconti molto difficili da applicare a chi ordina (se ci riesce) pochi pezzi alla volta.
2) 150.000 euro per iniziare.
Se siete ancora interessati continuate a leggere perche vi faccio il dettaglio di come si arriva a tele cifra .
Innanzi tutto a livello burocratico non ci vuole niente, Comunicazione inizio attività al comune, domanda al ministero e fin qui viva l’Italia e Bersani….
Poi pero’ accade che l’ordine dei Farmacisti vi dice “Bravo dottore,lei è titolare di Parafarmacia, (in questo sei un vero farmacista) ci deve pagare l’enpaf da titolare, 4800 euro annui.”
Accade anche che devi metterti un commercialista, uno onesto si prende 70 euro al mese.
Se sei fortunato hai un locale di proprietà se no mettici un fitto di almeno di 800 euro mese (Non vale in nero. Tutto dichiarato e registrato).
Devi avere una connessione telefonica ADSL per ordini e connessioni se no di telefono spendi ancora di piu, sempre tutto registrato e fatturato alla Parafarmacia ,75 euro mese.
La corrente mi auguro vogliate averla, qualche vetrinetta due faretti, un piccolo frigo un condizionatore, per cui io di Enel non pago mai meno di 100 euro al mese
Per legge locale aperto al pubblico, per cui un bagnetto ci vuole e quindi allaccio idrico, (attenzione Enel, Acqua, Telefono, sono spese di gestione che ci vogliono…).
Il Vostro conto in banca non serve a niente, bisogna che sia “Fiscalizzato” cioè accessibile al fisco, per cui è il conto della ditta-società su cui si fa tutto, versamenti, pagamenti, nulla deve scappare, e normalmente costa 3 volte in gestione un conto personale. (io ad oggi non ho ancora capito perche si prendono dei soldi….)
Penso poi che vi piaccia maneggiare quelle pistole che leggono i codici a barre dei prodotti, fanno tanto scena, sono collegate al computer, che ha caricato al suo interno il database simile a quello delle farmacie, per cui capirete che nessuno lo regala e quindi: 2000 euro acquisto apparati vari, e 1200 euro annui per la gestione, manutenzione, senza la quale siete fritti perche si imballano, vanno aggiornati, e comunque ad esservi sinceri sono molto utili, perché vi immaginate a mettere i prezzi a mano, sapere se c’è quel prodotto ecc ecc.
Un po’ di pubblicità alla nuova attività non guasta, per cui potete scegliere di fare manifesti, volantini, depliant con le tante cose belle che avete o fate…. ( se ne può fare a meno,ma almeno i bigliettini da visita, le buste intestate….fate voi.)
Poi si va sul personale ,cioè sull’arredamento,chi preferisce legno antico,chi plexiglass,chi ipertecnologico, comunque se andate su ditte specializzate sono dolori, io ho messo a frutto il mio lato bricohobby, con ottimi risultati, e comunque comperando solo il materiale, ho superato i 10.000 euro, tra lampade, cavetti, legno, compensato etc. (tutto fatturato).
Poi fatti gli scaffali ….riempiteli….
Contattate almeno una decina di aziende che non potete non avere, all’inizio potete scremare, ma saranno poi i clienti a chiedervi: “Ma dottore non avete XXXXXX,” , “Ma qui non trattate quella francese????”per cui dagli e dagli alla fine vi riempite.
Il 90% di queste aziende chiedono per le prime consegne pagamento in contrassegno (questa è la merce dammi i soldi) perchè a dir loro (ed è cosi) parecchi ordinano e poi stranamente chiudono e la merce sparisce…..Quindi un ordine medio per iniziare con una buona azienda è di 2-3 mila euro.
Perdonatemi se ho attentato a qualche vostro sogno, ma il mio intento vuole solo essere quello di smentire chi dice “i Giovani non vogliono fare nulla” o far riflettere chi si riempie la bocca con termini quale “Imprenditorialità Giovanile” .
Tutto si può fare, ma se veramente ne vale la pena e se c’e tanta tanta voglia di fare…….”
La lettera di Giuseppe è stata pubblicata sul sito Informatori.it
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