Se pensavate che il bar a Rio de Janeiro, la pizzeria a New York e la boutique a Sidney fossero solo i sogni nel cassetto di qualcuno, è ora di dare un’occhiata alla realtà e, magari, a nuovi orizzonti 😉
Dopo le aziende che hanno portato le loro produzioni in paesi considerati più convenienti sia a livello fiscale che in costo della manodopera, nel 2007 e nel 2008 l’Italia ha guidato la classifica dei venditori al dettaglio che aprono all’estero, producendo il 16.6% dei movimenti complessivi. Di più persino degli Stati Uniti, al secondo posto con il 14.2% (dati Jones Lang LaSalle)
Le principali destinazioni per le aperture all’estero negli ultimi due anni sono state la Turchia e la Russia. Il perché è abbastanza semplice da intuire: per la Turchia si tratta di un momento di sviluppo, tanto che in questo periodo sono stati inaugurati circa 1 milione di mq di centri commerciali. La Russia invece si è attestata negli ultimi cinque anni come il paese migliore per i rivenditori di articoli nelle fasce lusso (elettronica, griffe, automotive..)
I centri commerciali si rivelano come sempre un’ottima opportunità di presenza nelle città con più alta affluenza, ma allo stesso tempo restano più convenienti rispetto all’apertura di un negozio sulla strada, visto che in alcune città come Mosca e Londra i canoni di affitto di uno spazio anche minimo possono essere proibitivi.
I prossimi paesi in cui approderanno i dettaglianti e i franchising italiani che vogliono posizionare la loro attività all’estero saranno Portogallo e Belgio. Il Portogallo soprattutto sembra essere in cima alle preferenze perché ha ottimi canoni di locazione dei negozi e prevede diverse aperture di centri commerciali nei prossimi due anni, offrendo tra l’altro una situazione economica più stabile, con una minore esposizione alla crisi del credito, cosa che vale anche per il Belgio.
La maggior parte di coloro che aprono all’estero, sembrano comunque scegliere la via del franchising perché più sicura a fronte di un investimento minore in termini di strutture e un marketing completamente a carico del brand.
Foto: Flickr, Una caffetteria italiana del franchising Costa a Londra