In una lunga intervista a La Stampa, il Ministro Zaia ribadisce la promessa già fatta dalla Lega Nord di dare le terre del demanio a prezzi irrisori ai giovani che vogliano sviluppare progetti nuovi nell’ambito dell’agricoltura. “Il punto di partenza”, afferma il Ministro nell’intervista al quotidiano, “è che in Italia abbiamo 1.700.000 aziende agricole, ma solo il 10% ha imprenditori con meno di 40 anni. Di questi 170.000, solo il 17% sono di giovani che iniziano ex novo a fare gli agricoltori, gli altri sono figli di chi ha già un’azienda agricola.”
Il problema è originato da una sorta di feudalesimo instauratosi non solo a causa del tramandare e accumulare terre di padre in figlio, ma anche a causa dei prezzi dei terreni, spropositati e insensati rispetto alle medie europee, prezzi che impediscono ai giovani di accedere a queste professioni. Sostiene infatti Zaia che “il fattore limitante rispetto all’Europa è il costo del terreno. Citando a memoria, in Francia il prezzo medio per ettaro è 2500 euro, in Olanda 8500, Germania 6500. In Italia la media è 25.000 euro. Un vigneto a Montalcino costa 500.000 euro, un terreno seminativo nella pianura Padana – la nostra California – non costa meno di 60-70.000 euro a ettaro.”
Il progetto di Zaia è quello di aiutare i giovani a sviluppare delle microaziende, offrendogli in affitto piccoli appezzamenti a prezzi contenuti. Per farlo, è già partito il censimento delle aree demaniali e presto sarà pronto un bando a progetto per l’assegnazione.
L’intervista completa qui.