Si sperava di più, ma saranno solo pochi i fondi per il rinnovo dei contratti pubblici nel 2010 e l’estensione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni anche al 2012. E’ quindi confermato che verranno estese fino al 2012 le agevolazioni previste per le ristrutturazioni edilizie e anche per l’acquisto di immobili già ristrutturati. La norma prevede anche l’applicazione dell’aliquota, al 10%, dell’Iva sui lavori.
693 milioni in tutto, che purtroppo rischiano di non fare nessuna differenza. La bozza, diffusa da Ansa, è quella di una Finanziaria piuttosto povera. Secondo il governo però, anche se il deficit 2010 sarà al 5%, si ridurrà progressivamente fino al 2,2% del 2013. Una magrissima consolazione per quanti aspettavano ora un piccolo aumento o un ammortizzatore sociale per far fronte alla crisi che c’è, c’è davvero, soprattutto nei conti delle famiglie di dipendenti e ancor di più di chi ha perso il lavoro.
Secondo la bozza, sono previsti fondi per 693 milioni per il 2010 per gli stipendi pubblici. Inoltre vengono stanziati 79 milioni per la sicurezza (corpi e forze di polizia) e 135 per i precari. Riporta Il Sole 24 Ore: “Per i rinnovi dei contratti pubblici si stanziano 350 milioni per i settori a carico dello Stato e 343 per il settore non statale. Dei fondi dello Stato 215 milioni saranno per i dipendenti Aran, ma a questi si aggiungono 135 milioni per il personale statale non contrattualizzato, in pratica per i precari. Settantanove milioni sono poi per i corpi e le forze di polizia.”
Le tasse sul lavoro saranno abbassate, si legge, solo se ci saranno più risorse. Ma visto il numero di aziende che hanno chiuso o stanno chiudendo e il conseguente minor gettito fiscale, è impossibile che ci siano più risorse degli altri anni.