UN PROVVEDIMENTO SENZA PRECEDENTI! Il Tar Lazio commissaria il ministro Gelmini per i problemi di cui avevamo già parlato riguardo le graduatorie dei docenti (graduatorie ad esaurimento gestite in modo da creare limitazioni e problemi anche a tutte le altre fasce, fino alle graduatorie di istituto). E’ la prima volta che accade, ne dà notizia l’Anief che ha patrocinato i ricorsi dei supplenti inseriti “in coda”, anziché col proprio punteggio, nell’ultimo aggiornamento delle graduatorie.
Cosa succede adesso, in pratica?
Se entro 30 giorni il ministero non darà esecuzione alle ordinanze del tribunale amministrativo al Ministero della Pubblica Istruzione arriverà un commissario ad acta che si dovrà occupare della questione, gestendola secondo i criteri stabiliti dal TAR, cosa che il Ministro si è fattivamente rifiutata di fare. Però nel frattempo il ministro Gelmini ha annunciato l’emanazione di un provvedimento ad hoc che “sana” l’intera questione. Ma il Tar ricorda che eludendo le ordinanze cautelari il ministero ha violato la Costituzione, condannandolo al pagamento delle spes.
Quali sono le ripercussioni su chi è in graduatoria in attesa di un posto?
Principalmente tre:1) Con molta probabilità le graduatorie della cosiddetta “coda” vanno rifatte, senza limitazioni sulla provincia di residenza.
2) Di conseguenza al punto 1), ci vorranno ALMENO altri 30 giorni di attesa e i tempi tecnici per rifarle.
3) Chi ha già ricevuto un incarico deve per forza di cose considerarlo “incarico fino ad avente diritto” visto che rifacendo le graduatorie ci potrebbe essere qualcun altro davanti a lui.
4) Tolti i limiti alle assegnazioni ‘in coda’ di graduatoria, ci saranno ancora meno possibilità di incarichi per i docenti nelle graduatorie di terza fascia