Interessante tesi di Oscar Giannino, supportata da parecchi dati, con cui spiega il perché dell’estrema precarizzazione del lavoro in Italia. Secondo Giannino, gran parte della colpa è da attribuire ai sindacati, in particolare l’effetto di questa penalizzazione si vede quando c’è crisi. Si nota infatti come “l’effetto sia più grave nei Paesi nei quali la contrattazione del lavoro è nazionale, centralizzata, e con fortissima prevalenza in tutti i settori dei salari contrattati in manera pluriennale e rigida coi sindacati.” In uno studio in particolare dell’Università dell’Essex ma condotto dall’italiano Andrea Salvatori (tanto per aggiungere anche la nota dei cervelli in fuga…) secondo Giannino si capisce che “quanto più un’impresa è sindacalizzata nei suoi dipendenti tanto più diventa propensa a usare il lavoro temporaneo.” E, come già sappiamo, l’Italia è in testa alla classifica per l’uso massiccio dei contratti precari.
Chi è d’accordo con questa tesi? Se ne discute qui su BlogLavoro.com e sul gruppo facebook NO AL LAVORO PRECARIO
(Per iscriversi al gruppo fb ‘No al lavoro precario’: