In passato ci eravamo già occupati della Electrolux, quando la fabbrica di Scandicci cominciò a licenziare in massa. Era il 2008, oggi la situazione si ripresenta, se possibile più grave, a Forlì dove ha sede un altro stabilimento Electrolux.
I lavoratori e le lavoratrici Electrolux stanno dialogando e scioperando da tempo per chiedere uno stop ai licenziamenti e migliori condizioni di lavoro nello stabilimento di Forlì.
Da un nostro contatto di FIOM CGIL apprendiamo che in seguito all’Osservatorio di Gruppo dei lavoratori Electrolux del 16 Marzo si sono svolte mercoledì 17 marzo, le assemblee dei lavoratori dello stabilimento Electrolux di Forlì. Di fronte alle pesanti affermazioni fatte dalla Direzione del Gruppo che ha annunciato un piano di reingegnerizzazione dello stabilimento che comporterebbe un
peggioramento delle condizioni di lavoro in fabbrica oltre che 300 esuberi, oggi i lavoratori di Forlì, insieme alla RSU e a FIM FIOM UILM, hanno dato una prima
risposta.
Al termine delle assemblee, un imponente corteo di lavoratrici e lavoratori in sciopero ha attraversato lo stabilimento dimostrando tutta la determinazione di chi fino ad oggi ha prodotto la ricchezza di questa fabbrica e di questo territorio e non si rassegna ad essere messo da parte.
FIM FIOM UILM, la RSU e i lavoratori lanciano un appello al Presidente della Regione Emilia Romagna, al Presidente della Provincia di Forlì-Cesena e al Sindaco di Forlì
affinché facciano tutto quanto di loro competenza per difendere i posti di lavoro in questo territorio.
I lavoratori e il sindacato vogliono che gli investimenti proposti dall’azienda sui forni di nuova generazione si facciano a Forlì, anche per garantire allo stabilimento una
prospettiva di lungo periodo. I lavoratori Electrolux attraverso la FIOM fanno però sapere di non essere affatto disponibili a peggiorare le condizioni di lavoro e soprattutto accettare i licenziamenti.
Forlì 17 marzo 2010