8 EURO spesi benissimo, che a molti risparmieranno migliaia di euro di perdita. Non è utile solo a chi vuole aprire un negozio di pizza al taglio, come ha fatto l’autore, ma a chiunque voglia aprire in proprio in Italia. “Volevo solo vendere la pizza. Le disavventure di un piccolo imprenditore” sono la storia vera, raccontata in prima persona da Luigi Furini che investe i sudati risparmi in una attività commerciale basandosi su un calcolo banale che prima o poi tutti abbiamo fatto: se pago 4 euro per una fetta di pizza e al negozio costerà massimo 50 centesimi, ci metto poco a fare i soldi.
Ma avviare e gestire un’impresa in Italia, anche se solo un piccolo negozio di pizza al taglio, richiede ben altro: dai corsi di primo soccorso, alla prevenzione degli infortuni, alle visite della Guardia di Finanza alla gestione del personale che si ammala, che fa finta di ammalarsi o che addirittura si mette in malattia per aprire un negozio concorrente proprio di fronte. Non bastasse, c’è l’incontro-scontro con il sindacato, in questo caso la CGIL di Pavia che ne esce veramente male, tanto. Come Furini sia riuscito a raccontare tutta questa epopea con un sorriso resta un mistero ma sicuramente è un libretto ben fatto e molto chiaro, alla portata di tutti, che chiunque dovrebbe leggere prima di fare il grande passo del “mettersi in proprio”. In Italia, almeno.
Luigi Furini
Volevo solo vendere la pizza. Le disavventure di un piccolo imprenditore.
Garzanti Elefanti, 2009