Stanziato un fondo di sostegno al reddito al quale possono accedere anche i dipendenti degli studi legali. A rendere nota l’iniziativa è l’Associazione nazionale forense (Anf) che rappresenta gli avvocati all’interno di Confprofessioni e all’Ente bilaterale per gli studi professionali (E.Bi.Pro).
Lo scorso 30 marzo il Comitato esecutivo di E.Bi.Pro ha approvato una delibera che stanzia 500.000 euro per il fondo per iniziative di sostegno al reddito dei lavoratori. «È importante che anche gli avvocati siano informati di questa possibilità – ha dichiarato Palma Balsamo del direttivo dell’Associazione nazionale forense – vale a dire di utilizzare la cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga, con lo scopo di garantire la continuità del reddito dei lavoratori sospesi o a orario ridotto, dipendenti da professionisti in crisi, grazie alle disposizioni del decreto legge n. 185 del 2008». «Nonostante nello scorso mese di marzo 2010 ben 3.600 dipendenti di studi professionali siano stati messi in Cassa integrazione – ha continuato Balsamo – sono molto pochi i dipendenti di studi legali che ne hanno usufruito».
L’iniziativa di E.Bi.Pro è volta alla salvaguardia degli studi professionali, al fine della loro permanenza sul mercato e del mantenimento dei livelli occupazionali, in un momento tanto delicato per la sopravvivenza di molti studi. Si attende ora che al più presto la Confprofessioni e le organizzazioni sindacali dei lavoratori definiscano quote e modalità di utilizzazione della contribuzione dovuta per il finanziamento dell’Ente per iniziative di sostegno al reddito.
Tratto da Guida al Diritto