Intanto che i quotidiani inneggiano al piano di ripresa FIAT e si fanno portavoce della richiesta di nuovi contributi statali in forma di incentivi per la rottamazione auto, i lavoratori FIAT continuano nelle proteste perché ventilare miglioramenti in conferenza stampa non è di per sé una ripresa o una soluzione per chi resta a casa o ha la cassa integrazione in scadenza. Oggi, come già annunciato giorni fa, riprende il picchetto davanti ai cancelli del Lingotto, al grido di “Marchionne presenterà i numeri, noi le persone che sono dietro questi numeri”. Così il Segretario Regionale della Fiom piemontese Giorgio Airaudo ha presentato, oggi, le necessità dei lavoratori FIAT, davanti alla presentazione agli analisti del Piano 2010-2014 per il Gruppo FIAT.
Il presidio è già cominciato alle 10 davanti alla sede centrale FIAT, al Lingotto. Successivamente è in programma un incontro con la stampa di “testimonianza dagli stabilimenti FIAT” con lavoratori provenienti da diverse realtà del Gruppo a cui sarà presente anche Gianni Rinaldini.
Alle 14, in concomitanza con la presentazione del Piano FIAT agli analisti, è in programma un attivo dei delegati FIOM CGIL del Gruppo e successivamente un incontro con le delegazioni dei sindacati europei che, il giorno dopo, parteciperanno al CAE (Comitato aziendale europeo) FIAT, quindi, alle 18.30 è previsto l’incontro tra i rappresentanti sindacali e l’ad del Lingotto Marchionne.
“Non si tratta certo di un tavolo di trattativa – ha precisato Giorgio Airaudo – ma di un gesto di buone relazioni, dopo avere informato gli analisti, Marchionne informa anche il sindacato. Non è certo un tavolo negoziale, anzi, questo in realtà manca da diversi mesi e la sensazione è che ci sia il tentativo di discutere caso per caso, mentre noi con il nostro presidio vogliamo ribadire che per noi c’è ancora una ‘questione FIAT’ nazionale. Ci dispiace – ha concluso – non ci siano gli altri sindacati”.