Il braccio di ferro tra il Gruppo Fiat va avanti senza esclusione di colpi di scena (vedi qui articoli precedenti). In ballo per la filiale di Pomigliano d’Arco c’è la chiusura totale, infatti il Piano Strategico 2010-2014 ha messo per ora in forse (ma tendente al no) la produzione della nuova Fiat Panda a Pomigliano d’Arco, un caso analogo a quello di Termini Imerese di cui abbiamo già parlato. Termini Imerese, come ricorderete, è lo stabilimento che il Gruppo Fiat chiuderà il 31 dicembre 2011 a causa, ufficialmente, degli elevati costi logistici. Il nuovo incontro per il futuro di Pomigliano è invece atteso per l’8 giugno.
La FIOM ha annunciato che si presenterà, assieme alle altre organizzazioni sindacali all’incontro fissato per martedì 8 giugno a Torino. Ciò allo scopo di portare avanti un negoziato che si annuncia difficile e sul quale sarà comunque necessario coinvolgere i lavoratori, chiedendo il loro giudizio, lo fa sapere Enzo Masini, coordinatore nazionale auto della FIOM CGIL, al termine dell’incontro svoltosi oggi a Torino con la FIAT sul futuro dello stabilimento di Pomigliano.
“Nel corso dell’incontro di oggi – aggiunge Masini – abbiamo ribadito i punti su cui la FIOM è disponibile a ricercare soluzioni che permettano la realizzazione degli investimenti annunciati dall’Azienda e la ripresa del lavoro a Pomigliano. Ciò, in particolare, per quanto concerne l’utilizzo degli impianti, i sistemi di orario e l’organizzazione del lavoro”.
“Nello stesso tempo – conclude – abbiamo chiesto all’azienda di riconsiderare aspetti delle sue proposte che non appaiono utili per rispondere a esigenze industriali, mentre assumono carattere punitivo verso i lavoratori”.