Secondo i dati della CGIL che ha indetto lo sciopero nazionale sarebbero oltre un milione i lavoratori scesi nelle piazze italiane oggi per manifestare contro la manovra del Governo accusata di ledere gravemente i diritti dei lavoratori. Poi il 2 luglio toccherà a Toscana, Liguria e Piemonte.
Di seguito le stime e i cortei regione per regione. Tra le città di maggiore afflusso, a sorpresa, Palermo.
Queste le stime degli organizzatori annunciate da Bologna dalla vicesegretaria generale Susanna Camusso.
Cortei, comizi e manifestazioni sono stati organizzati in tutte le regioni. Tra le principali piazze in 100 mila hanno partecipato al corteo a Bologna, con il vice segretaria generale Susanna Camusso; a Milano e Napoli in 70 mila; oltre 40 mila a Roma; 25 mila a Palermo e 20 mila a L’Aquila, diecimila a Cagliari e a Bari; in tutto il Veneto l’iniziativa ha portato in piazza circa 80 mila lavoratori.
Reggio Calabria – Nicolosi, Brunetta da i numeri. Siamo in attesa di tavolo negoziale per riforma P.A.
Nicola Nicolosi, Segretario confederale, soddisfatto per “la piena riuscita” dello sciopero generale indetto dalla CGIL contro la manovra, polemizzando con il Ministro Brunetta, precisa che “nel pubblico impiego è di 24 ore e quindi quale che sia il numero, va dato alla fine dell’arco della giornata lavorativa”, la stessa “partecipazione massiccia dei lavoratori della pubblica amministrazione – aggiunge – ne è la controprova”. L’invito al Ministro è quindi di “non dare numeri, che resterebbero all’interno di uno sport inutile”.
“Siamo in attesa del tavolo negoziale per trovare spazi e soluzioni” denuncia Nicolosi, a proposito della Riforma della P.A.. “E anche su questo tema vorremmo vedere proposte chiare e concrete sulle quali confrontarci, anziché la sola politica degli annunci”.
Palermo – Lamonica, la manovra si può cambiare. Se non si cambia situazione diventerà difficilissima
“La manovra si può cambiare, correggere nel senso di una maggiore giustizia facendo pagare chi ha, i ricchi, le rendite, chi in questa manovra non mette oggi neanche un euro”: lo ha detto Vera Lamonica, Segretaria confederale della CGIL nazionale, concludendo a Palermo i comizi della manifestazione regionale che ha visto sfilare in corteo per il centro della città 25 mila persone provenienti da tutta la Sicilia. “Non abbiamo mai detto che non serve una manovra – ha specificato Lamonica – questa però è una manovra ingiusta che colpisce solo i lavoratori e non dà prospettive al Paese perchè non mette nulla su sviluppo e crescita. Occorre invece una manovra – ha osservato – che guardi la realtà, risani, elimini gli sprechi, recuperi ciò che si perde a causa della corruzione, delle cricche”.
La Segretaria CGIL ha sottolineato che “i lavoratori, i pensionati e i disoccupati del Mezzogiorno e della Sicilia vengono particolarmente colpiti: si taglia sui precari, sulla scuola ma anche agli enti locali, nel sud già in difficoltà che a questo punto non potranno fare altro che tagliare a loro volta i servizi e aumentare le tasse locali”. “Abbiamo un ministro per il Mezzogiorno – ha sottolineato Lamonica – ma non abbiamo una politica per il Mezzogiorno, a meno che non si intenda per politica del Mezzogiorno sottrargli risorse”.
Lamonica ha dunque invocato un cambio di rotta con risposte di qualità per il sud e chiesto dal palco davanti al Teatro Massimo per il Paese “un piano straordinario per il lavoro”. “Occorre creare lavoro – ha sottolineato – rimettere in moto gli investimenti, avere un’idea di politica industriale. Se non si cambia – ha concluso – da qui a un anno la situazione diventerà difficilissima”.
Trieste – 10mila in piazza per dire no alla manovra del governo
La manifestazione indetta a Trieste dalla CGIL per dire no alla manovra economica del governo che arreca tagli a Regioni, Province e Comuni, secondo l’organizzazione sindacale ha registrato una partecipazione superiore alle aspettattive, con 10mila persone in corteo. La manifestazione si è chiusa con un comizio in piazza Unità, dove si sono riversati anche i dimostranti giunti da tutta la regione con 55 pullman organizzati dalla CGIL. L’adesione allo sciopero ha conseguito buoni risultati nelle fabbriche della regione: il 90% all’Ansaldo e alla Fincantieri, l’80% alla Wartsila, alla Ideal Standard e alla Cimolai.
Bologna – Camusso, un paese moderno è un paese che pensa che il lavoro ha anche i diritti
Intervenendo dal palco allestito in Piazza Maggiore a Bologna, per il comizio conclusivo, la vicesegretaria generale Susanna Camusso punta il dito contro il Governo dopo l’accordo separato raggiunto sullo stabilimento FIAT di Pomigliano: “Vorremmo che stessero zitti e non urlassero al trionfo” perchè “se fosse stato per loro la produzione di questo paese sarebbe stata ridotta” e sarebbero stati cancellati i diritti dei lavoratori.
Camusso torna sull’accordo di Pomigliano e spiega “vorremmo un paese in cui il governo non fosse silenzioso e ininfluente di fronte alla più grande fabbrica di auto – prosegue -. Vorremmo che il governo non fosse stato zitto di fronte ai tre piani della FIAT che noi abbiamo contrastato sino a quando la FIAT non ha fatto un piano che prevedeva la crescita della produzione nel nostro paese”.
La dirigente sindacale si rivolge a quelli che definisce “urlatori della modernità e delle svolte epocali” dichiarando che “se fosse stato per loro nel Mezzogiorno non ci sarebbero più stabilimenti della FIAT perchè sono stati ininfluenti e silenziosi, perchè non hanno saputo usare la politica industriale, perchè hanno sempre pensato che lavoro e crescita non fosse un loro problema” dunque “vorremmo che stessero zitti e non urlassero al trionfo quando si vogliono cancellare i diritti dei lavoratori”, perchè conclude Camusso, “un paese moderno non mette mai in alternativa il lavoro e i diritti; un paese moderno è un paese che pensa che il lavoro ha anche i diritti”.
Venezia – Schiavella, FILLEA CGIL, una manovra che mira a smantellare i diritti di cittadinanza e costituzionali
“Come tutti i provvedimenti di questo Governo, tale manovra finanziaria mira a smantellare i diritti di cittadinanza e costituzionali” ha dichiarato Walter Schiavella, Segretario Generale FILLEA CGIL intervenendo alla manifestazione tenutasi a Venezia “un attacco al diritto del lavoro, alla libertà di informazione, alla magistratura, al welfare, alla scuola pubblica, alla ricerca, alla sanità. Il disegno sociale è chiaro” ha aggiunto Schiavella “divide et impera, che vuol dire contrapporre gli uni agli altri, distraendoli dai veri obiettivi, quelli di svuotare lo stato del suo ruolo e della sua funzione unificante e solidale ed affermare un modello di società fondato sulla disuguaglianza, dove i più deboli sono sempre più ricattati, succubi e sudditi dei più forti, dove i diritti sono concessi e non tutelati ed esigibili”.
Palermo – In 25mila alla manifestazione per sciopero generale
In 25 mila stanno partecipando a Palermo alla manifestazione regionale promossa dalla CGIL nell’ambito dello sciopero generale proclamato a livello nazionale.
Un lungo corteo si è mosso da piazza Croci e in parte ha già raggiunto piazza Verdi dove è allestito il palco per i comizi. Ha preso la parola Maurizio Calà, Segretario della CGIL di Palermo. Parleranno poi lavoratori dell’industria, della scuola, precari della pubblica amministrazione, quindi Mariella Maggio, Segretaria della CGIL Sicilia e concluderà vera La Monica, Segretaria confederale nazionale della CGIL. Nel corteo lavoratori, pensionati, giovani di tutte le province e striscioni di aziende e altri luoghi di lavoro.
In apertura lo striscione “Tutto sulle nostre spalle?No”, seguito da un gruppo di suonatori di tamburo di Agrigento: quasi novelli banditori per amplificare la voce di un’organizzazione che dice appunto “No a una manovra ingiusta” e chiede interventi per lo sviluppo del Paese e del Mezzogiorno, seocondo la CGIL, “abbandonatato”.
Veneto – Migliaia di manifestanti nei sette comuni capoluogo
Migliaia di persone hanno manifestato nei sette comuni capoluogo del Veneto.
I manifestanti a Mestre hanno raggiunto piazza Ferretto, dove ha parlato tra gli altri il nuovo Segretario generale di Venezia Roberto Montagner. Presenti, in corteo, molti esponenti della giunta comunale veneziana e delle forze del centrosinistra. Anche a Treviso e a Padova manifestazioni partecipatissime.
Tra i manifestanti, tantissimi i lavoratori attivi e giovani, e tra questi numerosa la presenza di immigrati, in particolare tra i metalmeccanici in tutte le province nel veneziano.
Bari – in corteo contro la manovra
Una grande testa di coccodrillo con le fauci aperte, simboleggiante la Manovra del ministro Tremonti, realizzata dai lavoratori del teatro Petruzzelli, era in testa al corteo della CGIL a Bari, snodandosi per le vie principali del capoluogo. “Le manifestazioni di oggi, con milioni di lavoratori in sciopero, sono la migliore risposta a chi dice che la CGIL è isolata, – ha dichiarato Fausto Durante, della Segreteria Nazionale FIOM CGIL – la CGIL non è affatto isolata, con noi oggi ci sono i sindaci, le province, le regioni, tutti i lavoratori di tutte le categorie sociali che vengono colpite dai tagli del governo”. “Una manovra che non affronta i nodi dello sviluppo, e taglia senza alcuna nuova linea di sviluppo industriale”.
L’Aquila – Landini FIOM CGIL, ‘non si esce dalla crisi rinunciando ai diritti’
“Non si esce dalla crisi rinunciando ai diritti”. Ha dichiarato Maurizio Landini, Segretario Generale FIOM CGIL, partecipando al corteo dell’Aquila, aggiungendo “il senso dello sciopero di oggi è quello di ribadire la necessità di una politica industriale degna di questo nome. Da questa crisi non si esce lasciando fare alle imprese, c’è bisogno di un indirizzo pubblico che orienti gli investimenti e che dia l’idea di un nuovo modello di sviluppo”.
Napoli – Fammoni, questa è l’Italia vera. La gente che lavora merita di avere risultati
“Più di un milione di lavoratori sono scesi in piazza in tutta Italia oggi con la CGIL, una grande organizzazione che si batte per il lavoro, che vuole risultati” così il Segretario confederale, Fulvio Fammoni concludendo a piazza Matteotti a Napoli la manifestazione promossa dalla CGIL in occasione dello sciopero generale contro la manovra economica del governo.
“Diciamo no a questa manovra – ha precisato Fammoni – perchè è sbagliata, iniqua, deprime lo sviluppo, non fa ripartire la produzione, non si rivolge contro i grandi patrimoni, punisce i lavoratori”.
“Questa – ha aggiunto Fammoni – è l’Italia vera, non quella del falso ottimismo. La gente che lavora merita di avere risultati”. Il dirigente sindacale ha concluso riferendosi a Pomigliano “si trovi una soluzione condivisa da tutti”
L’intervento di Fammoni è stato preceduto dalle testimonianze di una lavoratrice dell’ASL Napoli 1, di una dipendente della SSC, azienda del settore delle TLC, di un delegato della FIAT di Pomigliano, dell’attrice Rosaria De Cicco, del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.
Bologna – Manifestazione riuscita
“Manifestazione riuscita” in piazza Maggiore a Bologna, migliaia le persone che hanno raggiunto la città, provenienti anche dai capoluoghi della regione con pullman organizzati dal sindacato.
I manifestanti occupano la piazza dagli estremi di Palazzo D’Accursio e Palazzo de’ Banchi; piena anche piazza del Nettuno, fino alla Sala Borsa, mentre altre persone stanno affluendo da via Rizzoli.
Tantissime le bandiere rosse che colorano la piazza, tra le quali quelle della FIOM, della FP e dello SPI, tanti i temi portati in piazza dai lavoratori: i tagli della manovra; le difficoltà della scuola pubblica; il precariato e la disoccupazione. Intanto in Piazza Maggiore si attende l’intervento della vicesegretaria generale CGIL Susanna Camusso.
CGIL Umbria, uno sciopero per ‘sconfiggere la rassegnazione’
“Questo sciopero generale vuole essere un momento importante di lotta per ‘sconfiggere la rassegnazione’”. Ha dichiarato il Segretario Generale CGIL Umbria, Mario Bravi che aggiunge “la nostra è la terza regione più colpita in Italia dagli effetti fortemente negativi che la manovra economica del Governo Berlusconi produrrà”. Manifestazione a Terni in Piazza della Repubblica con l’intervento del Segretario Confederale CGIL Fabrizio Solari. A Perugia il corteo sta sfilando per le vie perugine e arriverà a Piazza della Repubblica, dove ci svolgeranno gli interventi conclusivi con l’intervento della Segretaria Generale NidiL CGIL Filomena Trizio.
Ancona – In corteo numerose delegazioni di lavoratori portuali, dell’Antonio Merloni e del Teatro delle Muse
Il corteo, aperto dai mezzi pesanti dei lavoratori portuali dello scalo dorico, si sta snodando per le vie del centro sulle note di ‘Viva l’Italia’ di Gregori e di ‘Bella Ciao’, intonata da una delegazione dell’ANPI, che ad Ancona sta celebrando la sua seconda Festa Nazionale. Sono rappresentate tutte le categorie: tra i manifestanti un nutrito gruppo di lavoratori del Teatro delle Muse. Il corteo è chiuso da una rappresentanza delle Rsu della Antonio Merloni di Fabriano (1.200 dipendenti in cassa integrazione) e della Caterpillar di Jesi.
Milano – Corteo sfila verso Piazza del Duomo dove si svolgeranno interventi conclusivi
Numerosi i lavoratori dei settori pubblici e privati in corteo a Milano per lo sciopero generale convocato dalla CGIL contro la manovra. Mentre la testa della manifestazione ha raggiunto Piazza del Duomo la coda ancora ferma in Porta Venezia, da dove si mossa intorno alle 9.30. Il corteo sta quindi ancora sfilando lungo il centro della città per raggiungere Piazza del Duomo dove dal palco parleranno tra gli altri il Segretario Generale CGIL Lombardia Nino Baseotto e Enrico Panini, Segretario Confederale CGIL.
Cagliari – Corteo a Cagliari, altre manifestazioni in corso a Nuoro, Oristano e Guspini
Molto partecipato il corteo, partito poco dopo le 9.30 da piazza Garibaldi, a Cagliari. I manifestanti percorrono le vie del centro cittadino per raggiungere Piazza del Carmine, dove è previsto a fine mattinata il comizio di Vincenzo Scudiere, Segreterio Nazionale CGIL. In testa al corteo, oltre ai vertici sardi della CGIL, soprattutto pensionati e i lavoratori della conoscenza, rappresentanti del mondo della scuola che, secondo la denuncia dell’organizzazione sindacale, sarà uno dei settori maggiormente colpiti in Sardegna dai tagli del governo. Altre manifestazioni in corso a Guspini, nel Sulcis, a Nuoro e Oristano.
Roma – Partito corteo romano
E’ da poco partito il corteo di Roma da piazza di Bocca della verità diretto a piazza Farnese. Nel colorato serpentone che attualmente si trova all’altezza di piazza Venezia, tante le bandiere della CGIL e in particolare della Funzione pubblica, della FIOM e dei pensionati. In testa al corteo il Segretario Regionale CGIL Claudio Di Berardino insieme al Segretario Nazionale Funzione pubblica CGIL Rossana Dettori. La manifestazione si concluderà a piazza Farnese dove i due dirigenti sindacali parleranno ai lavoratori illustrando i motivi dello sciopero generale proclamato dalla CGIL.
Napoli – ‘Pomigliano non si piega’
Al corteo di Napoli si sono aggiunti tra gli applausi i lavoratori dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco appartenenti alla FIOM CGIL. ll gruppo, di un centinaio di operai, si è sistemato alla testa della manifestazione. I lavoratori indossano magliette con la scritta ‘Pomigliano non si piega’.
Palermo – Dal corteo di Palermo cartoline per Napolitano
A Palermo corteo in marcia lungo via Libertà, partito da Piazza Croci arriverà a Piazza Verdi dove parleranno lavoratori della scuola, dell’industria e precari della pubblica amministrazione, sindacalisti siciliani e la Segretaria Confederale della CGIL, Vera Lamonica.
Durante la manifetsazione verranno distribuite centomila cartoline ai cittadini da spedire al Presidente della Repubblica, con l’immagine di un’Italia lacerata, per dire ‘Vogliamo restare italiani’. “Con le cartoline che iniziamo a distribuire oggi ai cittadini affinchè le inviino al Quirinale – dice la Segretaria Generale della CGIL siciliana, Mariella Maggio – chiediamo che venga ricucito uno strappo che c’è ormai nel Paese, che con la manovra finanziaria può solo amplificarsi”.
Bologna – Sfilano i due cortei regionali
I due cortei della manifestazione della CGIL dell’Emilia-Romagna, che sarà conclusa dalla Camusso in piazza Maggiore, sono partiti verso le 9. Uno dei due cortei ha fatto una breve sosta a Porta Lame, dove ci fu una battaglia tra partigiani e nazifascisti, e dove è stata posta una corona al cippo che ricorda l’ episodio.
Camusso, la CGIL isolata? Basterebbe guardarsi intorno…
“La CGIL isolata? Basterebbe guardarsi intorno…”. Questa la risposta della vice segretaria generale della CGIL Susanna Camusso ai giornalisti che l’hanno interpellata nel corso del corteo della manifestazione regionale in corso a Bologna. “Questa manovra va cambiata – ha aggiunto – perchè la pagano solo i lavoratori, gli enti locali e i cittadini. E’ necessaria una manovra che guardi all’occupazione e alla possibilità di rilanciare l’economia”.
Napoli – “No alla manovra del Governo, si a occupazione e investimenti in Campania e nel Mezzogiorno”
E’ partito da Piazza Mancini a Napoli, il corteo della CGIL Campania per lo sciopero proclamato contro la manovra economica del Governo. Ad aprire la manifestazione lo striscione “no alla manovra del Governo, si alla ripresa dell’occupazione per gli investimenti in Campania e nel Mezzogiorno”. Nel corteo anche striscioni e bandiere a sostegno dei lavoratori della FIAT di Pomigliano. Secondo gli organizzatori sono arrivati a Napoli da tutte le regioni, oltre 200 pullman. Il corteo si chiuderà a Piazza Matteotti, con l’intervento del Segretario Confederale CGIL Fulvio Fammoni