Tirrenia di navigazione da ieri è in stato di insolvenza. Lo ha accertato e dichiarato il Tribunale di Roma, con una sentenza che rigetta anche il ricorso di Uiltrasporti basato sulla tesi che i giudici competenti fossero quelli di Napoli, dove l’azienda ha sede legale. Il provvedimento non ferma naturalmente, nel periodo di massima affluenza estiva, l’operatività della compagnia né i traghetti, che (salvo lo sciopero proclamato da Uiltrasporti per il 30 e 31 agosto) continuano il loro servizio.
Ma in mezzo alla discussione finanziaria e societaria, quali sono le condizioni dei lavoratori Tirrenia e di conseguenza i gravi pericoli che corrono i passeggeri?
Nonostante il picco di passeggeri dovuto alle vacanze, la società Tirrenia sta risparmiando sul personale e sta unilateralmente derogando alle regole sull’orario di lavoro, questa l’accusa che arriva da Roberto Luvini, della FILT CGIL Nazionale.
“In un periodo di picco di partenze dove la tratta Civitavecchia-Olbia fa per esempio tre corse al giorno, l‘azienda sta limitando il personale per risparmiare e sta quindi derogando alle regole contrattuali sull’orario di lavoro. Ogni giorno dovrebbero lavorare più di 90 persone sulle tratte di Tirrenia e ogni giorno mancano in media 4-5 persone con la conseguenza che ci sono turni a bordo di 16-18 ore. C’è da vergognarsi”. Ha aggiunto Luvini.
Ma la cosa “strana”, ha concluso il sindacalista, che “nessuno controlla la tabella d’armamento, cioè il rapporto che deve esserci tra il numero di personale imbarcato su una nave e il numero dei passeggeri”.
Intanto esiste anche un altro fronte della protesta, quello dei passeggeri: navi vecchie e spesso rattoppate, addirittura navi che vengono fatte partire nonostante le avarie al motore come il recente caso dell’odissea della nave Clodia, della flotta Tirrenia. Domenica all’1 di notte la Clodia è stata fatta partire per la Sardegna per motivi di ordine pubblico, nonostante l’avaria al motore. Questo inconveniente l’ha costretta a viaggiare ad una media di 8-9 nodi l’ora invece dei 17-18 e la durata del viaggio si è raddoppiata. Per accorciare i tempi la nave è approdata a Arbatax invece che a Cagliari, provocando altri problemi ai passeggeri costretti a raggiungere il capoluogo con autobus e auto. Inoltre il mancato arrivo della nave a Cagliari il giorno precedente ha reso necessario il trasferimento dei turisti, che divevano essere imbarcati a Cagliari, nel porto di Arbatax. A bordo della Clodia sono stati fatti salire 750 passeggeri, altri mille sono stati imbarcati sulla Sharben, anch’essa della Tirrenia, e su un’altra nave della Snav Sardegna entrambe dirette ad Olbia. Questa operazione ha creato malumori nei passeggeri che, ignorando i problemi, sarebbero voluti salire sulla Clodia ora ferma in Sardegna per risolvere i guai meccanici che hanno causato il caos a Civitavecchia e dovrebbe ripartire alle 20,30 per Civitavecchia.
Disagi che si ripetono di continuo, a sentire i viaggiatori abituali, e parecchie anche le lamentele sullo stato delle navi che avrebbero scialuppe di salvataggio molto vecchie, parecchie parti arrugginite e riparate alla meglio,