Nuovo round sul destino di Tirrenia. In programma oggi (6 settembre) il confronto governo-sindacati, al ministero dei Trasporti, sul futuro della Tirrenia per far luce sulle prospettive di privatizzazione della compagnia di navigazione. Tanti i nodi sul tappeto: dai livelli occupazionali alla proroga delle concessioni in scadenza, dal temuto ‘spezzatino’ alla necessità che il sindacato venga coinvolto maggiormente nelle scelte. Sono proprio questi i temi sui quali i sindacati dei trasporti chiedono oggi conto al governo, e per i quali potrebbero scattare nuove agitazioni.
Inoltre a preoccupare i sindacati ci sono le nuove ipotesi per il futuro della compagnia, profilatesi nelle ultime settimane, come la soluzione ‘bad company’, sulla falsariga di Alitalia, proposta dal vice ministro dello sviluppo economico Stefano Saglia. Mentre il ministro Matteoli rassicura sulla volontà di cedere ‘senza spezzatino’ l’azienda che conta su 1.646 lavoratori, un’esposizione debitoria di 646,6 milioni di euro e una liquidità di 18.506 euro, ed è stata da poco dichiarata insolvente dal Tribunale fallimentare. Dunque è proprio l’ipotesi ‘spezzatino’, ossia il frazionamento dell’azienda, a preoccupare maggiormente i sindacati che nell’incontro di oggi chiederanno chiarimenti e rassicurazioni sull’argomento, così come, chiederanno garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, sulla proroga delle convenzioni e sul coinvolgimento dei sindacati nei futuri passaggi della privatizzazione.
FONTE: CGIL Nazionale