Due agenti della polizia municipale sono stati feriti a manganellate da un gruppo di una cinquantina di disoccupati a Napoli. Con i volti coperti da cappucci i disoccupati hanno compiuto un raid nell’ isola pedonale compresa tra via Scarlatti e via Luca Giordano, infrangendo le fiorere ed incendiando cassonetti della Nettezza Urbana. In via Luca Giordano due vigili urbani, in servizio nell’ isola pedonale, sono stati colpiti a manganellate. I due agenti sono stati soccorsi e trasportati in ospedale. Polizia e vigili urbani stanno perlustrando la zona alla ricerca degli aggressori.
Una sala del consiglio regionale occupata, tafferugli con la polizia, il centro bloccato e via Marina intasata. E’ la cronaca della giornata di ieri caratterizzata da un nuovo scontro tra disoccupati organizzati e foze dell’ordine, che si è concluso con l’arresto di tredici manifestanti, il ferimento di due vigili urbani al Vomero e l’ennesimo rogo di cassonetti: una reazione dell’ala violenta dei disoccupati ai fermi disposti dalla questura.
Martedì mattino un gruppo aderente ai Precari Bros organizzati occupa una sala al secondo piano del Consiglio Regionale, isola F/13 al centro direzionale: si barricano all’interno della stanza dove è in programma una riunione della Commissione politiche sociali.
Secondo alcuni testimoni, i disoccupati entrano dal garage, forzano l’ingresso e strappano un orologio ad una delle guardie. Qualcuno dei manifestanti minaccia di essere in possesso anche di benzina. La protesta, secondo i disoccupati, si spiega con la mancata volontà da parte del governo e degli enti locali di convocare un tavolo tra istituzioni per garantire il sussidio di 596 euro mensili, al momento sospeso; inoltre viene contestato «il mancato decollo del Piano occupazionale elaborato dalla giunta Caldoro».
In una nota, i precari Bros sostengono che la polizia ha sfondato le porte degli uffici del consiglio regionale, ha brutalmente picchiato i senzalavoro. Subito dopo il raid scatta la reazione: tredici disoccupati vengono arrestati dalla polizia. Sono accusati di invasione di edificio pubblico, danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Uno di essi deve rispondere anche di rapina per essere stato trovato in possesso di un orologio d’oro sottratto ad una guardia giurata. Un altro gruppo si trasferisce in via Marina e la paralizza, manifestando davanti agli uffici della Regione. Ci sono anche ex detenuti con le bandiere. Un blindato dei carabinieri e i furgoni della polizia controllano, senza però intervenire.
Nel tardo pomeriggio è scattata la reazione al Vomero. Cassonetti dei rifiuti vengono bruciati in via Bernini. I disoccupati, una cinquantina, rovesciano i contenitori prima di incendiarli. In un comunicato i Movimenti di lotta organizzati accusano la giunta regionale di essere «mandante degli arresti» ed annunciano un nuovo corteo nel centro cittadino.
Ma non finisce qui. Due agenti della polizia municipale vengono feriti a manganellate da un gruppo di una cinquantina in via Luca Giordano. Con i volti coperti da cappucci i disoccupati invadono l’isola pedonale compresa tra via Scarlatti e via Giordano, infrangendo le fiorere ed incendiando cassonetti della Nettezza Urbana. I due vigili colpiti sono soccorsi e trasportati in ospedale. Polizia e vigili urbani perlustrano la zona alla ricerca degli aggressori.
Uno degli agenti aggrediti è una donna, colpita di striscio. Ferito, invece, alla testa ed al corpo con una manganellata ed una catena l’altro vigile urbano, trasportato al Cardarelli. Le forze dell’ordine effettuano controlli nelle funicolari del Vomero e perlustrano i Quartieri spagnoli. Nel clima di tensione, probabile che esplodano altri scontri.
Fonte: Ansa, La Repubblica