Per quanto ci sia in corso di approvazione un decreto legge che permetterà agli statali di prendere un’aspettativa di un anno per aprire un’attività in proprio e nonostante nel caso dei lavoratori statali parasubordinati e dei docenti si possono fare delle eccezioni, rimane assolutamente fermo il fatto che un dipendente statale non può svolgere altre attività al di fuori del contratto di lavoro.
E’ di oggi la notizia che alcuni statali arrotondavano lo stipendio da dipendenti pubblici collaborando con societa’, anche calcistiche, o, addirittura, sedendo nei Cda, con compensi in una decina di casi superiori ai cento mila di euro. A scovarli il Nucleo dei finanzieri che lavora presso l’ispettorato del Ministero della Pubblica Amministrazione, la cui attivita’ e’ stata fortemente potenziata dal ministro Brunetta. Scoperta anche la consulenza di un dipendente con una delle piu’ blasonate squadre di calcio di serie A.
Come abbiamo risposto alle tantissime domande pervenuteci negli anni: per ora non si può. Farlo può significare, come nel caso di questi statali colti sul fatto dalla Guardia di Finanza, una denuncia penale per truffa ai danni dello Stato e la perdita del posto di lavoro.