Il giorno dopo il via libera della riforma universitaria alla Camera in un clima d’assedio in molte città italiane, non si placano le proteste degli studenti.
La loro speranza è ancora quella di fermare il ddl Gelmini che per diventare legge, deve ora passare all’esame del Senato. La maggioranza come ha detto ieri il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, se ha la “volontà politica” la farà approvare prima del 14 dicembre, data in cui si voterà la fiducia al governo. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha detto “ormai è fatta” rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se con la crisi di governo ci potrebbe essere uno stop alla riforma. L’orientamento è di esaminare il provvedimento giovedì 9 dicembre. Domani la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama deciderà il calendario ufficiale.
A Roma i manifestanti che volevano raggiungere piazza Montecitorio, si trovano davanti un muro di camionette. Gli studenti provano a forzare il blocco e in via del Corso uova, petardi e lacrimogeni si mischiano. Poi i ragazzi ripiegano e occupano i binari della stazione Termini. Infine tutti in corteo verso l’università dove in assemblea decideranno le mosse future.
Scontri con le forze dell’ordine anche davanti alla Prefettura di Genova con uno giovane colpito al labbro da una manganellata e una secchiata di sterco buttata all’interno dello stand di Monte dei Paschi nella centralissima Piazza De Ferrari. Botte anche a Bologna dove i manifestanti hanno invaso e occupato il tratto cittadino dell’A14, bloccando così il traffico per diversi minuti. Poi hanno tentato di dare l’assalto alla stazione ferroviaria, per interrompere anche la circolazione dei treni. Ma qui, come giovedì scorso, si sono scontrati con le forze dell’ordine, schierate a proteggerne l’ingresso, e sono stati respinti: otto i feriti, in modo lieve, tra i manifestanti. Tredici contusi, tra poliziotti e carabinieri.
A Lecce almeno duemila studenti medi e universitari prima sfilano per le vie cittadini e dopo occupano dell’Anfiteatro romano. A Firenze in centinaia hanno occupato Ponte alla Vittoria bloccando il traffico cittadino. A Venezia un corteo di alcune centinaia di studenti ha occupato il rettorato dell’Università di Cà Foscari. Blocchi stradali anche a Palermo dove i giovani hanno ostruito la circolazione stradale in corso Vittorio Emanuele e in via Roma. A Torino, sotto la neve, ragazzi e ragazze dopo aver occupato per circa mezz’ora palazzo Reale hanno ripreso a sfilare in corteo. A Padova gli studenti hanno bloccato la stazione e a Cagliari, hanno interrotto il traffico dimostrando sotto la sede del Pdl.
A Milano i ragazzi hanno occupato la stazione di Porta Garibaldi, a Napoli un gruppo di manifestanti è entrato in Castel dell’Ovo, ed ha calato dal tetto uno striscione di protesta. A Catania un corteo ha mandato in tilt il traffico in centro e un gruppo è salito sulla cattedrale srotolando uno striscione contro il ddl. A Bari un gruppo di studenti universitari ha occupato il ponte di corso Cavour, nel centro cittadino.