Otto mesi senza stipendio. Potete immaginarvi com’è vivere otto mesi senza nessuna entrata? 577 dipendenti della Marvecs hanno dovuto sperimentarlo dal vero. Hanno anche un gruppo facebook, dove alcuni di loro si ritrovano per commentare gli ultimi avvenimenti e partecipare alle proteste contro questa situazione scandalosa e volutamente lesiva della dignità e dei diritti dei lavoratori Marvecs.
L’11 gennaio 2011 erano un centinaio gli informatori della Marvecspharma che picchettavano davanti al Tribunale di Milano dove venivano discusse le richieste di fallimento presentate dai creditori dell’azienda. Ne avete letto su qualche giornale? No, chiaramente. Eppure quel centinaio di persone, alcune in sciopero della sete da giorni, non passavano affatto inosservate. Ma, come siamo ormai abituati a vedere, nessun organo di stampa osa andare contro Farmindustria. A proposito, dov’è Farmindustria in tutta la vicenda Marvecs? Sparita. E il ministro della sanità? Altrove impegnato.
In questa situazione, che sta sfiorando ampiamente i margini della truffa, ci sono quasi 600 informatori medici senza stipendio, alcuni dei quali non vedono un’entrata da addirittura dieci mesi. Rivedranno mai i loro soldi? Non è detto e comunque con i tempi di un fallimento aziendale, che può andare da 2 a 8 anni di procedura se non oltre. Sottolineiamo che alcuni fallimenti presso il Tribunale di Milano, iniziati nel 2003 si sono conclusi solo nel 2010 mentre i seguenti rischiano ritardi ancora maggiori.
Allora, di fronte all’evidenza del problema Marvecs, non si poteva evitare questa situazione? Sì, certamente. Se fosse intervenuta Farmindustria. Se fosse intervenuto il governo. Ma tutti hanno altro da pensare, a quanto pare. Sul reportage della giornata fatto dalla redazione di Informatori.it, si aggiunge “Senza contare i vari Tfr non pagati ed il Fondo Fonchim, trattenuto negli stipendi e non effettivamente versato all’ente previdenziale privato. Tale fondo poteva (se fosse stato pagato) essere riscattato da coloro che avessero deciso di uscire dal settore chimico.
Nei prossimi giorni sapremo se le richieste di fallimento saranno accolte dai giudici.
Nel frattempo, voci di settore parlano di un tentativo, datato 04 gennaio 2011, della direzione aziendale, di cedere, a nostro parere in calcio d’angolo, il ramo farmaceutico, informatori e farmaci compresi, con tutti gli oneri ed i problemi connessi, ad una non meglio nota azienda che avrebbe sede proprio nella stessa sede sociale di Marvecspharma. “
Un caso emblematico della crisi che non accenna assolutamente a rientrare e soprattutto della condizione barbara che sono costretti a fronteggiare ogni giorno migliaia di informatori medici italiani. Un caso da seguire attentamente, noi lo faremo.