La situazione dei lavoratori Aiazzone e Emmelunga è drammatica: senza retribuzione da mesi , senza prospettive per il futuro, esposti alle aggressioni della clientela che si sente truffata perché la merce ordinata e pagata non viene consegnata, esposti al freddo perché l’impianto di riscaldamento è rotto e la temperatura del negozio è di 10 gradi. Questi sono solo alcuni dei problemi che i lavoratori Emmelunga e Aiazzone devono affrontare ogni giorno. A questi lavoratori l’azienda dice che le vendite calano perché loro non sono sufficientemente motivati, sorvolando sul fatto che in un paio d’anni sono state fatte cessioni e passaggi di proprietà all’unico scopo di aprire nuove linee di credito, perché i fornitori chiedevano a Emmelunga il saldo delle spettanze arretrate prima di consegnare nuovi articoli di arredamento! Le vendite invece calano perché è stata diffusa la notizia, da tanti clienti, che i mobili pagati non vengono consegnati.
A questi lavoratori l’azienda dice che lo stipendio non può essere pagato ma che sicuramente il mese successivo lo sarà, e così di mese in mese e a oggi sono arrivati a quattro mensilità arretrate. A questi lavoratori l’azienda dice che in futuro farà investimenti ma intanto lavorano al freddo perché l’impianto di riscaldamento è guasto ed è troppo oneroso ripararlo. E così, di sopruso in sopruso, si arriva ad oggi, 22 febbraio 2011: 4 mesi di stipendi arretrati, solo 1/4 della tredicesima pagato, è la situazione dei lavoratori Emmelunga e Aiazzone in tutta Italia.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha convocato, per oggil 22 febbraio, le organizzazioni sindacali e la società Panmedia S.p.A., che ha in affitto i punti vendita e le sedi dei marchi Aiazzone ed Emmelunga, da Holding dell’Arredo e B&S, per l’attivazione del tavolo di crisi. In occasione dell’incontro, che si terrà a Roma presso la sede del Ministero di Via Veneto, angolo Via Molise, è stato organizzato un presidio al quale parteciperanno tante lavoratrici e tanti lavoratori. Ha riferirlo la FILCAMS CGIL in una nota.
“La situazione appare ormai definitivamente compromessa” afferma la FILCAMS CGIL “quando Panmedia è subentrata nella gestione dei punti vendita Aiazzone – Emmelunga lo scorso 1 agosto, questi versavano già in condizioni disastrose; le proprietà, Holding dell’Arredo e B&S, avevano un’altissima esposizione debitoria con tutti i fornitori, che pertanto avevano bloccato le consegne, con gli affitti degli immobili e persino con le utenze (gas, elettricità ecc.) e, cosa ancor più grave, c’erano fortissimi ritardi sul pagamento delle retribuzioni. Negli ultimi mesi la situazione si è ulteriormente aggravata, tanto che Panmedia non è riuscita né a far fronte ai debiti, né a ripristinare le condizioni minime per la ripresa di una normale attività lavorativa, nonostante il tentativo di ricerca di partnership di support”.
“I lavoratori – conclude la FILCAMS CGIL – devono ancora percepire le retribuzioni di novembre, dicembre, gennaio, nonché il 70% della 13a e l’intera 14a e i punti vendita versano in condizioni disastrose. Alcuni avranno a breve lo sfratto esecutivo per morosità; molti sono senza riscaldamento ed elettricità; sempre più spesso vengono presi d’assalto da clienti infuriati che, pur avendo pagato la merce, non l’hanno ricevuta”