Se ne parla molto in questi giorni, ma di un aspetto in particolare se ne parla troppo poco: il congelamento delle graduatorie fino al 2012 (ne abbiamo già parlato dal punto di vista tecnico qui). Apparentemente sembra solo una questione tecnica. Invece no, nasconde molto altro.
Cosa significa il congelamento delle graduatorie? Vuol dire che se questo decreto viene approvato così com’è ora, le graduatorie a esaurimento (quelle degli insegnanti già abilitati, per intenderci) verranno congelate fino al 31 agosto 2012 ma ci si potrà inserire dall’anno scolastico 2011-2012 nelle graduatorie di venti istituti nella stessa provincia in cui ci si trova in graduatoria a esaurimento.
Facciamo un esempio chiaro: oggi un’insegnante di Napoli può essere in graduatoria a esaurimento nella sua città e in coda a Milano e Treviso. In più, si può inserire anche nelle graduatorie d’istituto a Bologna. In questo modo, può accettare le chiamate da Napoli (GaE), Milano (GaE in coda), Treviso (GaE in coda) e Bologna (GdI).
Se invece passa questo decreto, l’insegnante rimane in graduatoria a esaurimento a Napoli e può scegliere altri 20 istituti per la graduatoria di istituto, sempre nella provincia di Napoli. Conseguenze? La maggior parte degli insegnanti del sud sono in GaE nella loro provincia di origine, quindi al sud, e in coda o in GaI in altre province, di solito al nord. Il risultato è quindi che improvvisamente si svuoteranno le graduatorie del nord Italia e gli insegnanti del sud non potranno accedere (perchè congelando le graduatorie, nessuno potrà spostarsi o immettersi). Gli unici a beneficiarne saranno gli insegnanti in GaE nel nord.
Come si è arrivati a questo punto? Bisogna prima di tutto considerare la volontà federalista della Lega e gli innumerevoli tentativi per “rispedire al sud” gli insegnanti meridionali che secondo loro intasano le graduatorie del nord (in realtà è già stato dimostrato ampiamente che se non ci fosse questa migrazione, non ci sarebbero abbastanza insegnanti per coprire i posti necessari). Con l’elezione della Lega nella maggioranza di governo (e fa un po’ ridere che la maggioranza dei voti sia arrivata proprio dal sud!) queste idee sono state fatte proprie dal governo che sta cercando in ogni modo di attuarle.
Già nel 2009 il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha riaperto le graduatorie provincialii, ma solo per l’aggiornamento del punteggio: non era più possibile spostarsi da una provincia all’altra. L’unica possibilità era rimasta quella di inserirsi, oltre che nella propria graduatoria, anche in altre tre province, ma solo “in coda” e non “a pettine”, cioè col proprio punteggio (ma pochi giorni fa la Consulta ha dichiarato illegittime le “code” perché violano il principio di uguaglianza tra i cittadini). Per le graduatorie d’istituto, utilizzate per le supplenze brevi, era rimasta invece libertà di movimento su tutto il territorio nazionale.
Il governo non sa cosa fare con la dichiarazione di illegittimità delle code, ma al Senato nel frattempo è in discussione il decreto “Milleproroghe”. E un senatore della Lega, Mario Pittoni, trova la soluzione:propone un emendamento, approvato a Palazzo Madama con il voto di fiducia e ora in discussione alla Camera, che prevede il congelamento delle attuali graduatorie “a esaurimento” fino al 31 agosto 2012 e l’inserimento “a decorrere dall’anno scolastico 2011-2012” nelle graduatorie di dieci-venti istituti, ma solo nella stessa provincia in cui ci si trova inseriti nelle liste “ad esaurimento”. Per migliaia di supplenti “emigrati” significa ritorno a casa e fine di tutti i sogni legati a una cattedra a tempo indeterminato.