Lo pensano in molti, ma finora erano quasi solo chiacchiere da bar. Ma questa settimana si scaglia contro Equitalia anche Michele Emiliano, sindaco di Bari, dalle pagine del Sole 24 Ore.
“Equitalia applica metodi medievali, creando in moltissimi casi le condizioni per la chiusura di aziende produttive, quindi nuovi disoccupati. Noi al Comune di Bari con una delibera abbiamo deciso di riscuotere direttamente Ici e Tarsu”. Così, in un’intervista a Il Sole24Ore Michele Emiliano sindaco di Bari spiega perché l’atteggiamento di Equitalia alla fine arreca un danno anche allo Stato. “Praticando metodi che stanno provocando il fallimento di molte aziende – afferma – sarebbe molto interessante sapere da Equitalia quante sono le imprese che si stanno avviando verso il fallimento, per via di un sistema che è medioevale. Stiamo uccidendo la gallina“.
“Mi chiedo – precisa – come lo Stato può tollerare un fatto di questa natura, visto e considerato che la morte di un’azienda crea poi minori introiti per lo Stato stesso. Con una delibera il comune di Bari ha stabilito che la riscossione di Ici e Tarsu sarà fatta direttamente dai nostri uffici. Per tutti gli altri servizi stiamo pensando a una gara d’appalto, cui certamente parteciperà anche Equitalia”.
Un atteggiamento che ha portato ad una esasperazione degli animi che in altre parti d’Italia è già sfociata in veri e propri agguati ai danni di impiegati e dirigenti della società di riscossione. Su La Repubblica, Emiliano smorza i toni: “Condanno fermamente le violenze e le minacce nei confronti dei funzionari di Equitalia e chiedo a tutti di cambiare strategia chiedete ai vostri sindaci di disdire i rapporti con Equitalia fino a che l’azienda non torni ad essere il luogo della giustizia e non della prevaricazione. La crisi delle entrate dello Stato non si risolve facendo fallire le aziende italiane. Così si uccide il futuro economico del Paese”.