Come già in passato, torniamo a parlare di emersione del lavoro nero, soprattutto per i lavoratori extracomunitari. Però, nonostante gli incentivi, ad oggi sono arrivate solo 56.000 domande di regolarizzazione per i lavoratori extracomunitari contro i due milioni che ci si aspettava.
Una lentezza causata soprattutto dagli alti costi che la procedura di emersione comporta per i datori di lavoro. Agli uffici di sindacati e camere di commercio si presentano tanti imprenditori che chiedono e si informano, ma di fronte agli elevati costi se ne vanno. Nel settore dell’edilizia per esempio si calcola per un solo lavoratore il costo di 14-15 mila euro, una cifra molto alta che generalmente gli imprenditori edili specialmente se piccoli non possono permettersi.
In pratica quindi la lotta per l’emersione del lavoro nero non sta funzionando. Il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare all’Inps l’assunzione e anche l’eventuale trasformazione o cessazione del rapporto di lavoro. Se il datore di lavoro omette o ritarda la comunicazione obbligatoria all’Inps, deve pagare una sanzione amministrativa alla Direzione Provinciale del Lavoro che va da 200 a 500 euro per ogni lavoratore di cui non si è comunicata l’assunzione. Questa sanzione amministrativa può essere cumulata con la sanzione prevista per la mancata iscrizione all’Inps e/o alla sanzione civile prevista per l’omesso pagamento dei contributi. Infatti se il datore di lavoro non invia la comunicazione obbligatoria di assunzione all’Inps, il lavoratore non viene iscritto all’Inps, che ne gestisce la posizione assicurativa. Cosa succede se non si comunica l’iscrizione del lavoratore all’INPS? In caso di mancata iscrizione del lavoratore domestico all’INPS, la Direzione Provinciale del Lavoro può applicare al datore di lavoro una sanzione che va da 1.500 euro a 12.000 euro per ciascun lavoratore “in nero”, maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo,cumulabile con le altre sanzioni amministrative e civili previste (maggiori informazioni sulla procedura di regolarizzazione dei lavoratori in nero qui: http://www.bloglavoro.com/2011/01/17/le-sanzioni-per-il-lavoro-nero.htm ).