Il disegno di legge semplificazioni approvato ieri e che snellirebbero il lavoro, a quanto pare nasconderebbe una norma salva-Ilva. A denunciarlo sono i Verdi tramite Angelo Bonelli, Presidente del partito. Secondo Bonelli infatti l’articolo 20 aggiunge un comma, il 13bis, al Codice ambientale in vigore. In particolare: “Nei siti contaminati, in attesa degli interventi di bonifica e di riparazione del danno ambientale, possono essere effettuati tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di infrastrutturazione primaria e secondaria, nonché quelli richiesti dalla necessità di adeguamento a norme di sicurezza, e più in generale tutti gli altri interventi di gestione degli impianti e del sito funzionali e utili all’operatività degli impianti produttivi e allo sviluppo della produzione”. Si conferma quindi la linea del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini: la produzione non si ferma, bisogna tenere aperti gli impianti mentre si procede a bonificare. Un durissimo colpo per gli abitanti e quanti speravano in una chiusura definitiva seguita da una bonifica, la soluzione più intelligente a livello di ambiente e salute.
Il governo ha invece scelto la soluzione che avevano richiesto i partiti all’inizio della vicenda ILVA, ovvero “l’assunzione di responsabilità” consistente nella “modifica della normativa ambientale”: in pratica, se inquini non chiudi, semmai si sposta il limite di inquinamento di qualche grado.
Intanto, senza rispondere all’interrogazione di Bonelli su questo comma, il ministro dell’Ambiente Clini ha presentato la norma sulle bonifiche e i siti contaminati. «Ne abbiamo 57 in Italia ha detto Clini e per questo abbiamo inserito una norma chiarificatrice. Per le rocce e terre da scavo si è deciso di equipararle ai materiali da costruzione per facilitarne lo smaltimento a costi inferiori. Per l’Aia e le altre autorizzazioni ambientali si sono introdotti tempi certi: da 90 a 120 giorni al massimo. Le amministrazioni dovranno rispondere nel merito e questo darà garanzie a chi investe in Italia». Di parere opposto i Verdi che, pensando all’Ilva chiedono invece «spiegazioni al governo su una norma ad aziendam», fatta solo per salvare la produzione dell’Ilva e continuare a inquinare pesantemente il territorio.