Abbiamo sentito da qualche organo di stampa delle roboanti dichiarazioni quasi di evviva alla notizia dell’inflessione della cig nel mese di maggio 2013. Intanto, come abbiamo già spiegato più volte, è un dato che va sempre letto insieme agli altri. Per assurdo, se chiudono tutte le aziende, le ore di cig scendono a zero, se ci sono meno aziende attive ce ne sono anche meno che inoltrano richiesta per la cassa integrazione. Quindi, anche fosse un dato in netto ribasso, non è mai sufficiente per cantare vittoria. In questo caso poi, è addirittura il contrario. Infatti, se è vero che la la cig è scesa, abbiamo però una risalita nei dati delle azioni straordinarie.
A maggio sono state autorizzate complessivamente 89,3 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (Cig), secondo i dati Inps comunicati oggi. Precisano anche che, rispetto al mese di maggio 2012, nel quale furono autorizzate 105,5 milioni di ore, si registra un calo pari al 15,4%. Il dato complessivo a quanto pare risente soprattutto del calo degli interventi di cassa integrazione in deroga. Per quanto riguarda la cassa interventi straordinari (Cigs), invece, le ore autorizzate a maggio 2013, circa 40 milioni, sono in aumento sia rispetto al mese di aprile 2013 (31,9 milioni) sia rispetto al mese di maggio 2012 (36,9 milioni). Leggiamo allora questi dati in un altro modo: meno aziende all’inizio del processo di chiusura che adottano la cig (perché ormai è questo l’andamento nella maggior parte dei casi) e più aziende che hanno già passato la fase della cassa ordinaria e sono arrivate alle richieste di autorizzazione degli interventi straordinari. Un panorama pessimo, a voler essere ottimisti.
Una frase poi, del Presidente dell’INPS, Antonio Mastropasqua, mette i brividi: “L’analisi dei dati relativi all’andamento della Cig è influenzato dell’andamento della cassa integrazione in deroga, il cui forte calo è dovuto sostanzialmente ai noti problemi di finanziamento dello strumento” e poi conferma la nostra analisi: “Il diminuito ricorso alla cassa integrazione ordinaria nel mese di maggio appena trascorso è fortemente e negativamente controbilanciato dalle ancora massicce richieste di cassa integrazione straordinarià”.
Previsioni non osiamo farne, ma valgono quelle che abbiamo già fatto in precedenza: non essendoci ancora nemmeno all’orizzonte delle misure adeguate per la ripresa della produzione industriale in Italia, quella che influenza di più le richieste cig-cigo-cigs, è indubbio che tale situazione è destinata solo a peggiorare.