Firmato l’Accordo Alitalia-Etihad, ecco il Piano per gli oltre 2.000 Dipendenti del gruppo ed i Bonus ai quali potranno accedere
Come tutti sapranno l’accordo tra Alitalia ed Etihad è stato firmato ieri, se dal punto di vista Aziendale l’accordo è sicuramente positivo (poichè salva di fatta il Marchio Alitalia) allo stesso tempo non si può dire che sia positivo dal punto di vista occupazionale, infatti uno dei passaggi più dolorosi della ristrutturazione della Compagnia voluta da Etihad sarà quello della gestione dei 2.171 esuberi, 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo, a cui si aggiungono i 35 dipendenti di terra di AirOne
I Dipendenti che vorranno uscire dall’azienda, tra piloti, assistenti di volo e personale di terra a fronte di un incentivo di 10.000 euro lordi, dovranno farlo sapere entro il 10 settembre 2014, poichè il piano scatterà cinque giorni dopo, il 15 settembre. Momento dal quale partiranno le lettere di licenziamento.
Naturalmente, spiegano fonti sindacali, l’accordo sulla mobilità riguarderà anche i lavoratori che raggiungeranno i requisiti per il pensionamento nell’arco del periodo della mobilità. Non molti per la verità, visto che molti pensionamenti erano già scattati con il piano di Cai nel 2008.
La prima fase su base volontaria, rende impossibile sapere fin d’ora in quanti aderiranno. Ma secondo quanto previsto dall’accordo, volontariamente o no, dovrà essere raggiunta la soglia dei 980 dipendenti in mobilità ai quali sarà offerto un contratto di ricollocamento secondo il nuovo modello previsto dalla Legge di Stabilità approvata dal governo Letta.
Questo lo schema di funzionamento: la mobilità volontaria garantisce l’80% dello stipendio e sarà di 12 mesi per chi ha meno di 40 anni di età, 24 mesi per chi ha tra 40 e 50 anni e 36 mesi oltre i 50 anni. Ma con l’accordo di venerdì, sottoscritto anche dalla Cgil, si modifica anche il Fondo straordinario per il trasporto aereo (quello che garantisce uno stipendio fino all’80%).
Sempre in questa prima fase, riferiscono sempre i sindacati, partirà un bando interno all’azienda per la ricollocazione di oltre 200 lavoratori nell’area ground, previo licenziamento e riassunzione con un nuovo contratto di lavoro. Per il resto, i licenziamenti veri e propri scatteranno a settembre.
E gli altri 1.021 esuberi? Saranno ricollocati all’interno dell’azienda e in parte esternalizzati. Ma per molti di loro si può aprire anche la strada di Abu Dhabi. Hogan è deciso a mantenere la parola data.