In queste ultime settimane si sta parlando molto del Certificato Medico Sportivo noto come anche di “Sana e Robusta Costituzione“, il caos è nato in seguito alla segnalazione di alcune Associazioni di Consumatori che hanno evidenziato come molte strutture come ad esempio Palestre, Piscine, ed altre Strutture dove si pratica l’Attività Sportiva, oggi lo richiedano in maniera Obbligatoria.
Le cose però non stanno esattamente in questo modo, vediamo in maniera chiara di Capire quando il Certificato Medico Sportivo è Obbligatorio e quando invece non lo è !
Ecco Quando e quali sono Le Attività dove il Certificato è Obbligatorio
- gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione
- coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni (ma che non siano considerati atleti agonisti)
- chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale
Come spesso però capita in Italia quando le cose vengono fatte le si fanno a metà, infatti Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato nuove linee guida di indirizzo in maetria di certificati medici, nelle quali si può Leggere che Il certificato medico non è più obbligatorio ma, rimane facoltativo.
Il “Rimane Facoltativo” significa che se una struttura lo ritiene necessario per potersi iscrivere il Cliente deve Obbligatoriamente esserne in Posesso.
Perchè Moltre Strutture Continuano a Chiedere il Certificato anche quando non è Obbligatorio ???
In realtà ogni struttura sportiva, anche se cade l’obbligo del certificato medico, può comunque richiederlo perché resta di fatto facoltativo.
Questo perché molte palestre e piscine sottoscrivono assicurazioni che rispondono solo dietro la presentazione di un certificato medico, che a questo punto per la struttura diventa necessario, quindi si possono verificare situazioni diverse in cui in una piscina per un certo corso vogliono il certificato, e in un’altra per lo stesso tipo di attività non è richiesto.
Sotto il profilo della sicurezza e della salute sarebbe certamente più opportuno fare comunque una visita medica, ma certamente per attività ludico-motorie l’intenzione del ministro era quella di evitare un costo per il cittadino.
Basti pensare ai bambini in età prescolare che si avvicinano al nuoto con giochi in acqua: per loro il certificato medico non sarebbe necessario ma tanti genitori si sentono rispondere che il figlio non verrà accettato al corso se non si presenta il famoso pezzo di carta.