Oggi affrontiamo una Situazione nella quale molte persone sicuramente si saranno Trovate, cioè quella di avere tra le Mani un’Assegno Scoperto, in questo articolo andremo a vedere quando l’Assegno Scopeto viene Protestato, le Sanzioni e le Penali previste in questi casi ed infine vi daremo una serie di Consigli su Cosa fare e come comportarsi in presenza di Assegni Scoperti. Tutte le informazioni presenti sono aggiornate al 2014-2015.
Che cos’è l’Assegno Scoperto ???
Prima di rispondere alla domanda vediamo prima di capire che cos’è un Assegno….
L’Assegno è uno Strumento di Pagamento (Guida ai Metodi di Pagamento) attraverso il quale si cede denaro da una persona ad un’altra, si tratta di un “Pagamento Fiduciario” poichè quel pezzo di Carta chiamato Assegno non vale assolutamente nulla fino a quando non viene trasformato in denaro.
Per poter emettere un’Assegno, Privato o Azienda che sia, deve essere titolare di un Conto Corrente.
L’Assegno viene definito Scoperto quando chi ha emesso il Titolo non ha soldi a sufficienza sul Conto per poter Coprire la Somma (anche solo se per pochi centesimi di euro) riportata sul medesimo Titolo, in questo caso il Beneficiario cioè chi deve incassare il Titolo, non può incassare in nessun modo la Somma riportata sul Titolo.
Assegno Scoperto, le Sanzioni Amministrative
Quando una persona emette un‘Assegno che poi rivelerà Scoperto incorrerà in una serie di Sanzioni Amministrative poichè ha creato un grosso Disagio nei confronti del Beneficiario che di fatto non può in nessun modo Incassare la somma riportata sul Titolo di Pagamento, vediamo di seguito quali sono le Sanzioni previste in questi casi, che valgono sia per Assegni Bancari che Postali.
L’emissione di un assegno bancario o postale senza provvista, può comportare anche l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da € 516 a € 3.098.
In caso di assegno con importo superiore a € 10.329 o nel caso di reiterazione delle violazioni, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.032 a € 6.197.
Sanzioni Amministrative Accessorie
Oltre alle Sanzioni appena viste sopra la legge Italiana prevede anche una Serie di Sanzioni Accessorie, vediamo quali sono:
1) il divieto di emettere assegni bancari e postali per una durata non inferiore a 2 anni e non superiore a 5 anni. Tale divieto opera automaticamente
nel caso di emissione di assegni in mancanza di autorizzazione, mentre nell’ipotesi di emissione di assegni in carenza di provvista opera soltanto
quando l’importo dell’assegno, ovvero di più assegni emessi in tempi ravvicinati e sulla base di una programmazione unitaria, è superiore a €
2.582,00.
2) In determinati casi di particolare gravità dell’illecito è prevista, altresì, peruna durata non inferiore a 2 mesi e non superiore a 2 anni:
- l’interdizione dall’esercizio di un’attività professionale o imprenditoriale;
- l’interdizione dall’esercizio degli uffici direttivi delle persone giuridiche e
- delle imprese;
- l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione
La procedura CAI, che cos’è e come Funziona ?
Oltre alle Sanzioni appena viste, chi emette un’Assegno Scoperto può anche incorrere nalla Procedura CAI (Centrale d’allarme Interbancaria).
Quando il soggetto che ha emesso il titolo viene inscritto alla CAI, viene segnalato a tutte le banche come “cattivo pagatore” e per sei mesi dall’iscrizione, non potrà emettere assegni e sarà costretto a restituire quelli ancora non utilizzati in dotazione.
La Procedura CAI scatta solo nel caso in cui siano trascorsi 60 giorni, dalla data in cui il Beneficiario ha tentato di versare l’Assegno, e il Creditore non ha ancora provveduto a saldare la somma dovuta.