La riforma del Lavoro (Jobs Act) è legge con la Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nell’articolo andiamo a vedere quali sono le Novità che riguarderanno da oggi sia le Imprese dal Punto di Vista Fiscale che per i Lavoratori dal punto di vista Contrattuale con il nuovo Contratto a Tutele Crescenti entrato in vigore da oggi.
La Riforma del Lavoro arriva oggi in Gazzetta Ufficiale e finisce l’era dell’Articolo 18 e comincia quella del Contratto a Tutele Crescenti, il governo spera cosi di spingere le Aziende ad aumentare le Assunzioni dando piu certezze alle imprese e più tutele ai Lavoratori e un maggior dinamismo all’Economia afferma oggi da Bruxelles il Ministro del Lavoro Poletti.
Il nuovo Jobs Act potrebbe interessare un bacino di 700 Mila Italiani che oggi sono disoccupati o inattivi ( 482.000 ) che lavorano come Autonomi o Collaboratori ( 33.700 ) oppure hanno accordi contrattuali a Termine ( 164.600 ).
Per le Imprese italiane la Novità sta nel nuovo Regime Fiscale che azzera i Contributi INPS per i primi 3 anni sui contratti a tempo Indeterminato e offre sgravi fino al 50% del costo del Lavoro, in questo modo le Assunzioni saranno meno costose per le Aziende rispetto ad altre forme contrattuali, Poletti prevede 150 Posti di Lavoro entro la fine del 2015 e rimanda al secondo semestre dell’anno per un bilancio sui risultati
Il Centro Studi Unipresa alza l’obiettivo a 250.000 Assunzioni che premiereanno in particolare il Turismo, l’Agricoltura e il Settore dei Servizi, ma sarebbe sbagliato, sostiene sempre il Il Centro Studi Unipresa, parlare di nuovi Posti, per prima cosa la riforma servirà a stabilizzare quanti già lavorano come precari, poi sarà il turno dei cosiddetti irregolari, e solo dopo si dovrebbe arrivare al Bacino dei Disoccupati.