In tutta Europa l’Italia è uno dei pochi Paesi a non avere ancora il Salario Minimo, un provvedimento che se ne parla da anni ma nessun governo è riuscito ad introdurre il Salario Minimo per tutte quelle Categorie Lavorative che non hanno un Contratto Collettivo Nazionale, ora grazie al Jobs Act l’introduzione del Salario Minimo potrebbe diventare realtà.
I nodi da sciogliere riguardano solo la cifra del Salario Minimo che secondo indiscrezioni dovrebbe aggirarsi trai 6 ed i 7 € all’ora, il provvedimento andrebbe a riguardare tutti quei Lavoratori che non sono regolamentati da un Contratto di Lavoro Nazionale ed anche coloro che hanno un Contratto di Collaborazione, i dettagli definitivi saranno oggetto di discussione nei prossimi Decreti Attuativi della Riforma del Lavoro nota come Jobs Act per poi passare al vaglio del Consiglio dei Ministri.
Un provvedimento, quello del Salario Minimo, che in Italia doveva essere introdotto già da molti anni ad oggi infatti, l’Italia è tra i pochissimi paesi Europei a non esserne dotata, ad esempio il salario minimo in Spagna è attualmente fissato a: 4,48 euro mentre nel Regnmo Unito siamo sui 7,50 euro in Germania siamo sugli 8,50 euro e in Francia 9,35 €.
Ovviamente quando si parla di introdurre delle Novità c’è sempre chi storce il Naso, infatti i Sindacati hanno già fatto sapere di non essere a favore di questo provvedimento poichè nel nostro Paese le retribuzioni sono frutto di contrattazione tra dipendente e datore di lavoro, in questo frangente i sindacati giocano un ruolo di mediazione molto importante.
Secondo i Sindacati, l’introduzione del Salario Minimo, è un’ennesimo modo per metterli all’angolo, e per bocca del segretario della Fiom Maurizio Landini ha fatto sapere che lanceranno una proposta di un referendum abrogativo contro l’intero Jobs Act, il Salario Minimo, dunque, rischia di diventare il terreno di un nuovo scontro.