Da circa una settimana è entrato in Vigore il Jobs Act la riforma del Lavoro messa in campo dal Governo Renzi (leggi qui) una riforma che ha come obiettivo quello di frenare la Disoccupazione ed al tempo stesso di aumentare le Assunzioni a Tempo Indeterminato. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo una delle misure più importanti contenute del Jobs Act è quella riguardante gli sravi fiscali per le Aziende che Assumono le quali sono esentate dal versamento dei Contributi per i primi 3 anni.
I primi risultati del Jobs Act inziano già a vedersi, a dare qualche numero è il neopresidente dell’Inps Tito Boeri, il quale ha fatto sapere che sono circa 76 mila le richieste fatte dalle aziende per aderire al nuovo regime, questo numero non corrisponde a quello delle assunzioni che potrebbero essere molte di piu poichè un’impresa può chiamare alle proprie dipendenze più di un lavoratore.
Numeri che sono destinati a salire ancora di piu a partire dal 7 marzo, cioè dal giorno in cui – dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei primi due decreti attuativi – le imprese possono assumere Personale con il nuovo contratto a tutele crescenti, insomma anche se non sono numeri estremamente esaltanti qualcosa si inzia a muovere e il dato è comunque positivo, il Governo Renzi ha puntato sulla riduzione del Costo del Lavoro che negli ultimi anni aveva raggiunto cifre insostenibili, e lo sanno bene i datori di Lavoro che versano i Contributi.
Forse il Jobs Act potrebbe dare qualla spinta necessaria per la ripresa Occupazionale che da anni tutti si augurano, un quadro più chiaro lo potremo avere tra qualche mese avendo a disposizione ulteriori dati e numeri.