Quando si mettono in atto dei Grandi Cambiamenti ci saranno sempre persone a criticare o a non essere d’accordo, il Jobs Act di Matteo Renzi non fa eccezzione, la nuova riforma del Lavoro voluta dal suo stesso Governo è stata duramente criticata ed ancora oggi che la maggior parte dei Decreti attuativi sono entrati in vigore ci sono continue polemiche e battaglie contro questa riforma.
Andando ad analizzare i dati relativi ai Contratti di Lavoro a tempo Indeterminato non possiamo che riconoscere il successo del Jobs Act, dati alla mano (Secondo l’ultimo Osservatorio sul precariato dell’INPS) dicono che durante i primi 7 mesi del 2015 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato sono stati 286.126 in più rispetto alla stesso periodo del precedente 2014.
Questa è la differenza per numero di contratti rispetto al 2014, ma il numero totale di nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato sono state 1.093.584, che corrispondono al 35,4% in più rispetto allo scorso anno 2014.
Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 388.194 (l’incremento rispetto al 2014 è del 41,6%).
L’incremento delle nuove assunzioni a tempo indeterminato è risultato superiore alla media nazionale (+35%) in alcune regioni come in Friuli Venezia Giulia dove la percentuale delle nuove Assunzioni è stata dell’85,3%, mentre nella Regione Umbria si è registrato un +66,5% e nelle Marche un +55,4%.
Altri dati positivi arrivano anche sul fronte delle Retribuzioni che sono sensibilimente aumentare, infatti rispetto al 2014, i nuovi contratti di Lavoro con salari mensili inferiori a 1.000 euro sono diminuiti dell’1%, passando dal 6,3% al 5,3%.
Teniamo a precisare che il nostro portale non si schiera con nessun partito politico, noi parliamo di Lavoro, Assunzioni e Offerte di Lavoro la Politica non fa parte di questo sito, ma dati alla mano il Jobs Act ha portato risultati positivi, ora dobbiamo vedere se l’effetto positivo è in grado di resistere a lungo termine e mantenere se non aumentare questi numeri anche nel 2016.