Il Lavoro Accessorio negli ultimi anni è cambiato molto soprattutto con l’introduzione del Jobs Act che ne ha mutato molti aspetti, oggi questa tipologia di Lavoro Occasionale è stata ulteriormente regolamentata grazie all’introduzione dei Voucher Lavoro INPS, che permettono anche a chi Lavora senza un contratto di lavoro stabile, di godere di alcune garanzie nonchè dei contributi previdenziali INPS, per evitare di incorrere in sanzioni vedremo quali sono le principali informazioni che occorre conoscere riguardo al Lavoro Accessorio, come i Limiti di Pagamento, i Requisiti per accedervi e le Modalità di Pagamento.
Lavoro Accessorio: Che cos’è e Come Funziona
Come suggerisce la stessa parola, per Lavoro Accessorio s’intendono tutte le forme di Lavoro che non sono regolate da un contratto di lavoro stabile, e che vengono svolte in maniera saltuaria o occasionale senza nessun tipo di continuità.
Questa tipologia di Lavoro fu introdotta nel 2003 grazie alle Legge Biagi, nel corso degli e fino ai giorni nostri la legge ha subito molte modifiche che hanno esteso l’uso del Lavoro Occasionale a molteplici ambiti, oggi tutti possono offrire un lavoro occasionale, Imprenditori ma privati o una famiglia, basti pensare alle badanti per gli anziani oppure alle colf o baby sitter che molte famiglie italiane hanno saltuariamente, questi sono classici esempi di Lavoro Occasionale, ma vediamo oggi quali sono le Condizioni per poter accedere a questa tipologia di Lavoro.
Condizioni per Accedere al Lavoro Accessorio
Come abbiamo già evidenziato, un Lavoro per essere considerato Occasionale non deve essere continuo, inoltre secondo le ultime norme in materia, un collaboratore (il lavoratore) può svolgere più di un Lavoro allo stesso tempo ma non può superare nell’arco di 1 anno compensi complessivi per 7.000 euro.
Questo limite cambia se il Committente (colui che offre lavoro) è un imprenditore commerciale o un professionista con partita iva, in casi del genere il limite massimo percepito annualmente si abbassa a 2.000 € per ogni singolo Committente, senza superare sempre il limite dei 7.000 € annui.
Il limite annuo dei compensi percepiti dal lavoratore viene ritoccato sulla base dei c.d. Indici ISTAT usati per adeguare periodicamente i valori monetari.
Negli ultimi anni come abbiamo evidenziato il Lavoro Accessorio è stato esteso a molte aree del Mondo del Lavoro compreso quello Agricolo in particolare per tutte quelle attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da giovani con meno di 25 anni e per tutte quelle attività svolte per i produttori agricoli che nell’anno precedente hanno realizzato un volume d’affari non superiore a 7.000 euro, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli.
Anche nel settore agricolo vengono applicati gli stessi limiti di guadagno che abbiamo evidenziato in precedenza.
Lavoro Accessorio e Voucher come funzionano?
Il Pagamento del Lavoro Occessorio viene interamente regolato dai Voucher Lavoro che sono di tipo Cartacei e di tipo Telematici, il Committente (colui che offre il lavoro) provvederà ad acquistare i Voucher Lavoro INPS presso i Tabaccai, gli Uffici Postali, le Banche (elenco banche autorizzate) o presso l’INPS stessa.
Successivamente il Committente dovrà provvedere all’attivazione dei Voucher secondo la seguente procedura, una volta che la procedura è stata completata il Committente potrà retribuire il Lavoratore con il numero di Voucher necessari a coprire la retribuzione che gli spetta.
Ciascun voucher può avere un valore di 10, 20 o 50 euro, prendendo in considerazione il taglio da 10 € una parte dell’importo che costituisce il compenso va al lavoratore (7,50 euro ossia il 75%), la parte che costituisce i cotributi assicurativi va all’INAIL (7%), mentre all’INPS vanno i contributi previdenziali, destinati alla Gestione Separata (13%) e la compensazione del concessionario (5%).
Voucher Lavoro come Incassarli?
Una volta che il Lavoratore ha ricevuto i Voucher Lavoro deve cambiarli per poter ottenere la sua retribuzione in denaro, il Lavoratore può procedere all’incasso dei Voucher in suo possesso presso i Tabaccai, gli Uffici Postali, le Banche Abilitate e presso gli uffici territoriali dell’INPS.
Ricordiamo che il Lavoratore non ha libero arbitrio nella scelta dell’incasso, infatti è possibile cambiare i Buoni Lavoro presso il medesimo ente dove sono stati acquistati, quindi se il Committente li avrà acquistati presso un Ufficio di Poste Italiane il lavoratore potrà procedere all’incasso presso uno dei tanti Ufficiali Postali abilitati, lo stesso vale per i Tabaccai qui trovate un database sempre aggiornato con tutte le ricevitorie abilitate alla vendita e all’incasso.
Ricoridamo inoltre che per poter procedre al cambio dei Buoni Lavoro il lavoratore dovrà portare con se il proprio codice fiscale e documento di riconoscimento in caso contrario non potrà procedere al cambio dei Buoni.