In questi ultimi mesi il tema delle Pensioni è sempre al centro dell’attenzione soprattutto del Governo di Mattero Renzi che insieme alla squadra di Governo è al lavoro per la Riforma delle Pensioni in dirittura d’arrivo con la Legge di Stabilità 2017, una delle principali novità ha preso il nome di RITA acronimo di “Rendita integrativa temporanea anticipata”, un provvedimento riservato ai lavoratori iscritti a un fondo di previdenza complementare i quali potranno incassare una parte della pensione integrativa riducendo così l’impatto dell’APE (Anticipo Pensionistico), che consente invece di ritirarsi con tre anni di anticipo rispetto al requisito per la pensione di vecchiaia, restituendo l’anticipo quando si matura l’assegno pieno.
Ultime Pensioni: Riforma con Anticipo Pensione Integrativa
L’obbiettivo del Governo attraverso la riforma delle pensioni è quello di rendere strutturale la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro ed al tempo stesso adottare e sfruttare varie soluzioni per ridurre i costi vivi per lo Stato.
Il contributo della pensione integrativa è una delle soluzioni, in questo modo si eviterebbe il ricorso al prestito privato: come è noto, la misura prevede che il trattamento di anticipo pensionistico sia finanziato attraverso un prestito bancario.
L’anticipo della pensione viene finanziato dalle banche attraverso un prestito individuale al quale deve essere aggiunta un’assicurazione contro i rischi di non restituzione, che mette al sicuro l’istituto bancario in caso di morte prematura del pensionato prima del rimborso integrale, senza garanzie pubbliche.
Altro capitolo è quello riguardante la decurtazione sulla pensione che potrebbe aggirarsi tra il 3-4%, su questo il governo è ancora al lavoro per trovare una soluzione, al momento quella più plausibile sembra essere la predisposizione di alcune detrazioni fiscali per compensare il taglio sulla pensione, che saranno più consistenti per le pensioni più basse, con l’obiettivo finale di azzerare o quasi l’impatto della decurtazione della pensione.
Va ricordato inoltre che il meccanismo allo studio del Governo prevede il prestito pensionistico finanziato dalle banche per coloro che accettano la pensione anticipata volontaria, mentre se la fuoriuscita dal mondo del lavoro avviene in seguito a ristrutturazione aziendale, le spese riguardanti la flessibilità in uscita sono completamente a carico dell’Azienda per cui lavora il dipendente.
Nelle prossime settimane seguiranno altri aggiornamenti sulla riforma delle pensioni, per essere sempre aggiornati vi consigliamo di seguire la nostra sezione dedicata esclusivamente alle ultime notizie sulle pensioni, clicca qui.