Oggi parliamo dei possibili cambiamenti che potrebbero essere introdotti con la prossima legge di stabilità 2017 e che riguarda la Riforma delle Pensioni 2017, come sappiamo il cantiere delle Pensioni è sempre aperto e non chiude mai, infatti Governo e Sindacati s’incontrano quasi tutti i giorni per mettere a punto la manovra sulle pensioni del prossimo anno, da questi incontri qualcosa filtra e in questo articolo andremo a fare una ponoramica generale su tutti i temi che sono oggetto di dibattito e che subiranno con tutta probabilità delle modifiche.
Riforma Pensioni 2017: ecco le novità in cantiere
La carne al fuoco è tanta, e la Riforma delle Pensioni è un’argomento fondamentale per l’attuale Governo Renzi, come evidenziato gli incontri con i Sindacati si fanno sempre più fitti, da un lato il Governo avanza delle proposte che puntualmente i Sindacati giudicano non adatte o insufficienti, ma vediamo nel dettaglio quali sono i temi più caldi sui quali si sta discutendo nelle ultime settimane e che saranno oggetto di modifiche e novità a partire dal 2017:
- Anticipo di Pensione con Prestito APE
- Blocco speranza di vita
- Bonus Lavoratori Precoci
- Ricongiunzione Contributi
- Perequazione Pensioni
- Lavori Usuranti
Questa è la cornice quadra, ora entriamo più nel dettaglio andando ad analizzare le singoli voci oggetto di discussioni nel Governo.
L’APE è una delle proposte maggiormente discusse, il Governo vorrebbe consentitre a coloro che intendono lasciare il mondo del Lavoro con qualche anno di anticipo di poterlo fare con un prestito che andrebbe a pagare la loro pensione mensile fino al raggiungimento della normale età pensionabile, questo prestito verrebbe concesso dalle banche in cooperazione con le Assicurazioni che dovrebbero garantire il pagamento del prestito in caso di morte prematura.
Il pensionato dovrebbe quindi stipulare un prestito con una banca convenzionata e ristituirlo (con gli interessi) spalmato in 20 anni, per cui ogni mese dall’assegno di pensione verrebbe decurtata la rata relativa al prestito, in questo articolo abbiamo trattato l’argomento in maniera approfondita, evidenziando tutti i lati negativi della proposta.
Si sta pensando di bloccare questa continua affannosa rincorsa verso la pensione, le proposte fatte al momento vogliono bloccare l’età pensionabile a 66 anni e 7 mesi fino al 2020 poi dal 2021 verrà aumentata l’età a 67 senza apportare ulteriori modifiche.
Si parla poi di un Bonus per quei lavoratori precoci che hanno maturato 41 anni di contributi anzichè 43 anni di contributi ed infiene tra le varie proposte in cantiere c’è quella di eliminare la ricongiunzione a pagamento e facciamo un cumulo gratuito senza alcuna limitazione.
Infine c’è il capito della perequazione della pensione che interessa tutti i pensionati, un punto dolente poichè sono anni che le pensioni perdono il loro potere di acquisto in continuazione, per questo sono al vaglio alcune novità che potrebbero entrare in vigore dal 2017, tra cui il ritorno all’antico e rivalutando al 100% tutte le pensioni fino a 1.500 € al mese, al 90% dal 1.500 a 2.000 € al mese e il 75% per quelle pensioni che vanno dai 2.500 € in su al mese.
Poi c’è la questione dei Lavori usuranti, nello specifico si sta cercando di includere anche i lavoratori Edili, Macchinisti, Infermieri, ed altre categorie che sono al vaglio del Governo.
Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori aggiornamenti sulla Rifoma delle Pensioni poichè entro la fine del 2016 il Governo dovrà obbligatoriamente presentare tutte le novità che verranno inserite nella prossima legge di Stabilità.