Dieci dipendenti di Sita-sud distaccamento di Salerno rischiano di essere sospesi dall’incarico o addirittura rischiano il licenziamento, a causa di fittizio utilizzo dei permessi concessi dalla legge (L. 104/1992 art. 33 D.lgs 151/2001 artt. 33 e 42, come modificati dalla L. 183/2010 e dal D.lgs. 119/2011).
Questa “truffa” è stata scoperta grazie ai controlli fatti dall’ ente Sita che dopo settimane di indagini ha scoperto che alcuni dei suoi dipendenti non si recavano a lavoro e sfruttavano i permessi della (L. 104/1992 art. 33 D.lgs 151/2001 artt. 33 e 42, come modificati dalla L. 183/2010 e dal D.lgs. 119/2011) senza prestare aiuto ai propri cari con disabilità, ma per fare proprie commissioni non includibili nel permesso da loro richiesto.
Infatti la legge 104 prevede l’aiuto del lavoratore dipendente a:
- disabili in situazione di gravità;
- genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
- coniuge, parenti o affini entro il 2° grado di familiari disabili in situazione di gravità. Il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti (L. 183/2010).
Oltre ad essere un danno per l’azienda a cui fanno capo a risentirne è anche dell’Inps che paga i permessi e dell’azienda che è costretta a sostituirlo nelle ore di assenza, pagando straordinari a dipendenti che svolgono ore aggiuntive di lavoro.
La corte di Cassazione ha anche messo a disposizione delle aziende anche la possibilità di ai servizi di agenzie di investigazioni, pur di smascherare i dipendenti che creano danno all’ azienda e dichiarano il falso in merito a questa questione.
Nell’ Azienda Sita di Salerno i dipendenti che beneficiano della legge (L. 104/1992 art. 33 D.lgs 151/2001 artt. 33 e 42, come modificati dalla L. 183/2010 e dal D.lgs. 119/2011) sono 34, ma solamente dieci hanno potuto dimostrare il vero senza dover perdere il proprio lavoro, mentre per i dieci furbetti nonostante gli avvertimenti di settimane prima della Corte di Cassazione, la questione è ben diversa, infatti non hanno potuto testimoniare immediatamente il vero e così l’azienda Sita ha dovuto sospendere dal lavoro i propri dipendenti inadempienti per qualche, per far preparare loro una memoria difensiva, per poi passare al momento dell’ analisi del caso e visionare la difesa che qualora fosse carente di testimonianze e documentazione l’azienda prenderà in considerazione il licenziamento per gli interessati.
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