Il Concorso del comparto Scuola per l’anno 2016 era atteso da molti anni perchè a detta del Governo avrebbe dovuto risolvere l’annoso problema di moltissimi docenti che pur avendo vinto i precedenti concorsi ad oggi non hanno ancora una cattedra, il Governo aveva annunciato che gli insegnanti assunti sarebbero stati circa 63.000 ma oggi a conti fanti saranno molti di meno.
I problemi che hanno investio il concorso scuola sono molteplici, l’ultimo in ordine di tempo è quello riguardante l’alto numero di docenti bocciati, infatti sembra un’aspetto surrelae che nonostante i tanti anni di preparazione universitaria sono moltissimi i docenti che non sono riusciti a superare i test per ottenere una cattadra.
Ad esempio nella regione Lazio sono stati ammessi alla fase successiva solo 954 docenti su 5.000 totali che hanno preso parte alla prova, considerando che i posti disponibili sono 1378 si è creato un vuoto di 400 docenti, senza considerare che dovranno sostenere la seconda fase del concorso, quindi è molto probabile che il numero finale si assottigli ancora di più.
La questione è approdata anche sui banchi del parlamento, infatti i deputati Pippo Civati, Beatrice Brignone, Andrea Maestri, Toni Matarrelli e Luca Pastorino hanno chiesto un’interrogazione parlamentare per fare luce sulla vicenza considerata poca chiara dagli addetti ai lavori ma non solo, al momento l’interrogazione non può essere avviata poichè il Parlamento al momento è chiuso per ferie, ma alla ripresa dei lavori prevista per il 13 settembre il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, potrebbe essere chiamata per fare chiarezza sul perché al Concorso c’è stata una così alta percentuale di bocciati.
Concorso Scuola, un grande imbroglio
I docenti italiani non ci stanno e stanno facendo sentire tutto il loro dissenso per un concorso che al loro giudizio è una farsa, il governo ha promesso tantissime cattedre ma il realtà non ha mai avuto l’intenzione di assumere tutti questi docenti.
I punti non molto chiari in tutta la vicenza non sono pochi, i docenti lanciano accuse precise ed evidenziano quali sono gli aspetti che secondo loro hanno messo fuori gioco molti colleghi, vediamo di seguito i vari aspetti:
- prima del concorso sono state accorpate alcune classi di concorso diverse tra loro, ovviamente le domande che sono state sottoposte ai docenti riguardavano tutte le classi accoprtate, con il risultato finale che molti docenti hanno dovuto rispondere a domande sulla quali non serano assolutamente preparati;
- in molte regioni ci sono molte cattedre disponibili ma i posti sono molto di meno, ad esempio in liguria i posti disponibili erano solo 4 quando in realtà ne erano molti di più;
- molte domande del test non permettevano ai candidati di avere il tempo di essere rilette e nel tempo stabilito era molto difficile terminare tutto, inoltre molti quesiti erano del tutto soggettivi, lasciando quindi spazio a interpretazioni nella correzione delle diverse commissioni.
- le griglie di valutazione sono state realizzate con molto ritardo e in maniera del tutto generica, ed anche questo lascia grandi margini di interpretazione;
- la prova d’esame pratica è stata diversa per ogni regione e come evidenziato oltre a non dare il tempo necessario per poter essere rilette erano molto lunghe, tanto da non avere il tempo materiale per poterla terminare, costringendo noi docenti a puntare per lo meno al minimo risultato.
Insomma questo Concorso fino ad ora si è rivelato un totale fallimento, i docenti non ci stanno ed in molte piazze italiane si stanno radunando per manifestare il loro dissenso nei confronti di questa riforma che il governo ha chiamato “La Buona Scuola”, e secondo loro di buono c’è davvero poco.
Ora per avere risposte dal governo è necessario attendere la riapertura del parlamento chiuso per le ferie estive, ma siamo sicuri che fino a che non arriveranno risposte dal ministero dell’istruzione le polemiche non sono destinate a cessare.