Mancano pochi mesi alla fine del 2016 ed il Governo in questi ultimi mesi ha discusso insieme ai sindacati delle molteplici novità che interesseranno il settore delle pensioni a partire dal 2017, Ape, Rita, ricongiunzione gratuita, lavoratori precoci e lavori usuranti, aumento no tax area e quattordicesima, questi sono gli ambiti in cui vi saranno le maggiori novità e che il governo dovrà mettere nero su bianco prima che termini il 2016, vediamo allora cosa cambiarà con il nuovo anno nel mondo pensionistico.
Ape: Pensione Anticipata 2017
Tra le novità del settore pensionistico c’è sicuramente l’APE (Anticipo Pensione) che entrerà in vigore a partire dal 2017 e che permetterà di andare in pensione 63 anni, con 3 anni e 7 mesi di anticipo rispetto al requisito d’età, ammesso che si possiedano 20 anni di contributi versati.
Per poter andare in pensione anticipatamente i pensionati dovranno stipulare un prestito bancario della durata di venti anni, tutto ciò comporterà una penalizzazione sull’assegno mensile di penesione che si riceverà una volta raggiunta l’età necessaria, le penalizzazioni andranno dall’1,4% all’8%, a seconda del reddito degli anni di anticipo e della misura della prestazione anticipata.
Il governo ovviamente ha cercato di tutelare alcuni fascie di cittadini per i quali sono previste penalizzazione più basse come:
- i disoccupati di lunga durata, che potranno usufruire di detrazioni statali per limitare i tagli previsti;
- gli esuberi, che potranno fruire di un contributo aziendale: in pratica, l’azienda, in cambio dell’esodo volontario, si offrirà di pagare parte del prestito;
- coloro che aderiranno, o chi ha già aderito, ad un fondo di pensione integrativa, in questo caso il fondo pensione potrà erogare una rendita integrativa dalla durata temporanea anticipata, (che il Governo ha chiamato RITA) che permetterà di abbassare e in alcuni casi di annullare completamente le penalizzazioni sull’assegno di pensione.
Pensioni 2017, i lavoratori precoci
Altre novità riguarderanno i lavoratori precoci per i quali è al vaglio un nuova normativa che coinvolgerà soprattutto i lavoratori che sono entrati nel mondo del lavoro in età precoce, le proposte avanzate dal governo per questi ultimi prevede un bonus contributivo per coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni.
Il Bonus preve l’accredito di 4 o 6 mesi di contributi per ogni anno di lavoro svolto prima dei 18 anni, questo “sconto” arriverebbe ad un anno massimo di contributi, inoltre verrebbero abolite le penalizzazioni previste per un’eventuale pensione anticipata raggiunta prima di aver compiuto 62 anni
Pensioni 2017, i lavori usuranti
Le Novità nel settore pensioni continuano con i lavori usuranti un tema molto complesso da affrontare e per il quale un’accordo con i sindacati sembra molto difficile, al momento l’obiettivo del governo è quello di rivedere l’attuale normativa che regola questa categoria di lavori che tratta in maniera differente in base ai turni svolti durante l’anno e alla tipologia del lavoratore come gli autonomi.
Il governo vuole modificare la normativa attualmente vigente per semplificare queste categorie lavorative ed al tempo stesso di creare un iter molto snello che i lavoratori devono seguire, attraverso una semplice autocertificazione che possono presentare in maniera del tutto autonoma.
Inoltre saranno accorciati anche i tempi per cui verranno svolti i lavori usuranti, si passerà dagli attuali 7 anni di lavori usuranti su un totale di 10 a alla metà della propria carriera lavorativa.
Pensioni 2017, ricongiunzione gratuita
Altro ambito dove vi saranno novità è la ricongiunzione dei contributi, che riguarda tutti i lavoratori che hanno contributi con diverse casse ad esempio i lavoratori dipendenti che al tempo stesso hanno una partita iva come lavoratori autonomi, in questo caso il tutto confluirà in un’unica contribuzione che permetterà di arrivare prima alla tanto agoniata pensione ed avere al tempo stesso un’assegno mensile più corposo.